Droga a Cosenza, Salvatore La Cava lascia il carcere e va ai domiciliari
Droga a Cosenza, Salvatore La Cava lascia il carcere e va ai domiciliari
Droga a Cosenza, Salvatore La Cava lascia il carcere e va ai domiciliari
Droga a Cosenza, Salvatore La Cava lascia il carcere e va ai domiciliari
Droga a Cosenza, Salvatore La Cava lascia il carcere e va ai domiciliari
Droga a Cosenza, Salvatore La Cava lascia il carcere e va ai domiciliari
Droga a Cosenza, Salvatore La Cava lascia il carcere e va ai domiciliari
Droga a Cosenza, Salvatore La Cava lascia il carcere e va ai domiciliari
Droga a Cosenza, Salvatore La Cava lascia il carcere e va ai domiciliari
Droga a Cosenza, Salvatore La Cava lascia il carcere e va ai domiciliari
Droga a Cosenza, Salvatore La Cava lascia il carcere e va ai domiciliari
Droga a Cosenza, Salvatore La Cava lascia il carcere e va ai domiciliari
Droga a Cosenza, Salvatore La Cava lascia il carcere e va ai domiciliari
Continua a mutare il quadro cautelare dell’operazione antidroga “Recovery”, con Salvatore La Cava che lascia il carcere e va agli arresti domiciliari. A stabilirlo è stato il gip distrettuale Arianna Roccia che, contestualmente, ha disposto l’applicazione del braccialetto elettronico all’indagato.
Il provvedimento è stato adottato in accoglimento dell’istanza presentata dagli avvocati Michelangelo Russo e Pietro Bertone che, al giudice, chiedevano di attenuare la misura al loro assistito in virtù del venir meno delle esigenze cautelari che lo riguardano. Il gip ha accolto la richiesta e il risultato è che La Cava seguirà da recluso con le mura domestiche (tassativo per lui di divieto di comunicare con l’esterno) l’evoluzione dell’inchiesta giunta di recente alla fase di conclusione delle indagini preliminari.
Nell’ambito di “Recovery”, Salvatore La Cava, 47 anni, risponde di associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico, un’accusa che condivide con i suoi fratelli Francesco e Giuseppe e che è aggravata dalle finalità mafiose. Originario di Africo, in provincia di Reggio Calabria, è sospettato di essere uno dei principali fornitori di eroina del gruppo di spacciatori che si ritiene guidato da Filippo Meduri.
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