giovedì,Marzo 28 2024

C-C5, Barbarossa: “Continuare con umiltà”

Il presidente del Cosenza Calcio a 5 analizza a 360 gradi tutto ciò che ruota intorno alla sua squadra, toccando anche l’argomento “stranieri”.Dopo la sconfitta di oggi come vede il prosieguo del Campionato?“Da oggi, al di la dei risultati, il nostro impegno dovrà essere quello di continuare con dignità e grande sportività sino al termine del Campionato.

Il presidente del Cosenza Calcio a 5 analizza a 360 gradi tutto ciò che ruota intorno alla sua squadra, toccando anche l’argomento “stranieri”.

il_patron_paolo_barbarossa.jpgDopo la sconfitta di oggi come vede il prosieguo del Campionato?
“Da oggi, al di la dei risultati, il nostro impegno dovrà essere quello di continuare con dignità e grande sportività sino al termine del Campionato. La nostra tradizione fatta di ventisette lunghi anni di storia sportiva ci impongono ad onorare sino all’ultimo il torneo e con grande ammirazione, devo dire, che è quello che i nostri ragazzi stanno facendo gara dopo gara; pur limitati nel numero e di conseguenza di una adeguata qualità e potenzialità collettiva, scendono in campo dando il massimo di se stessi ed è questo che chiedo loro sino al termine della stagione sportiva, per se stessi, per il pubblico, per la società e per quegli sponsors quali Isocasa, Energia Positiva, Onze, Torre di Mezzo, Caffè Aiello, Provincia di Cosenza e tanti altri che ci sostengono e credono nella nostra attività”.
Come mai dopo la partenza degli stranieri non si è corsi al riparo nel mercato di riparazione?
“Circa gli stranieri giunti a Cosenza su scelta di mister Ferrara vi è da dire che Pacheco ha praticamente deciso subito di ritornare in Brasile, tanto è che ad oggi non gioca con altre società e che per noi soprattutto in termini di acquisto cartellino ha rappresentato un serio sacrificio economico. De Mello che avrebbe dovuto giocare già dalla terza giornata di campionato, giunti alla sesta non si avevano notizie sul transfert e se non sbaglio ancora oggi non gioca in Italia. Fiume sin dall’inizio ha manifestato una chiara tendenza per il calcio tanto è vero che il rapporto si è interrotto con un suo ritorno al calcio ad 11. Circa Arribas ci saremmo aspettati onestamente qualcosa in più ed oggi in molti si sbalordiscono quanto vengono a conoscenza del suo compenso mensile. L’unico per il quale onestamente mi spiace e Rafael Fonseca che avrebbe potuto darci tanto. Circa il mercato di riparazione abbiamo provato ad avvicinare tantissimi calabresi e casentini ma le stratosferiche richieste ci hanno fatto riflettere a lungo un esempio su tutti giocatori attualmente militanti in serie D per i rimanenti cinque mesi di campionato avevano chiesto ingaggi di 7.000 euro. Sul futuro, posso solo anticipare che ci stiamo già muovendo per costruire un’adeguata e professionale Area Tecnica nel chiaro intento di conservare questa serie B che passi attraverso la salvezza o un possibile ripescaggio”.
Come disegnerebbe il futuro del Cosenza Calcio a Cinque? 
“Oggi è presto per definire programmi e strategie future non vi è dubbio che c’è molto da lavorare sul piano tecnico e societario. E’ importante comprendere che lo sport è fatto di momenti di gloria, di gioie, di amarezze, di delusioni, di mortificazioni. Troppo bello pensare o essere presenti solo alle passerelle medianiche, nelle quali eravamo in tantissimi ed oggi, invece, che le passerelle scottano siamo in pochissimi”. 
Il programma iniziale sviluppato sul piano tecnico e di marketing pensa dunque che sia fallito o non più attuabile?
“Ritengo valido e attuabile ancora oggi quel programma, bisogna avere solo la volontà nel renderlo operativo e soprattutto la razionalità di procedere per piccoli passi costruendo le giuste figure professionali siano essi quelle dell’Area Tecnica siano esse quelle dell’Area Marketing.
Oggi più che mai ritengo che bisognerà investire sui settori giovanili per evitare l’invasione della legione straniera divenuta ormai, altrimenti, indispensabile sino al punto di impossessarsi delle nazionale A ed Under 21″.
Per concludere dopo il Reggio Calcio a Cinque anche il Catanzaro segna il passo!?!
“Soffrii molto alla notizia del fallimento in A1 del Reggio Calcio a Cinque e la mia sofferenza non è stata minore nell’apprendere la sorte del Catanzaro Calcio a Cinque. La profonda e Ventennale amicizia che mi lega ad alcuni dirigenti delle due società, la storia che queste società hanno rappresentato per l’intero movimento è come se in un battito di vento fossero state spazzate via. Tutto ciò, unitamente ad altre allarmanti notizie che giungono anche dalla nostra serie C1 devono farci riflettere e dovrebbero spingerci tutti a sederci intorno ad un tavolo nel tentativo di ridisegnare le regole del giuoco (e non mi riferisco a quelle tecniche) se non vogliamo che come è avvenuto nel calcio anche la nostra disciplina sportiva diventi uno sport di elite solo per pochi”.