venerdì,Marzo 29 2024

Occhiuzzi: “Ho trasformato i fischi in applausi”

Il “principe” è ritornato ad entusiasmare: “Devo ringraziare la mia famiglia, la squadra e la gente di Cosenza per essermi stati vicino”. E sulla gara: “Abbiamo dimostrato di che pasta siamo fatti”. Roberto Occhiuzzi (29) in sala stampa Doveva dimostrare di essere ancora quel giocatore decisivo che, nella passata stagione, ha trascinato il Cosenza alla

Il “principe” è ritornato ad entusiasmare: “Devo ringraziare la mia famiglia, la squadra e la gente di Cosenza per essermi stati vicino”. E sulla gara: “Abbiamo dimostrato di che pasta siamo fatti”.

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Roberto Occhiuzzi (29) in sala stampa

Doveva dimostrare di essere ancora quel giocatore decisivo che, nella passata stagione, ha trascinato il Cosenza alla promozione. Oggi, Roberto Occhiuzzi (29) ha giocato ai suoi livelli riscuotendo consensi oltre che applausi. “Ho attraversato un momento non facile – sottolinea il laterale-. Devo ringraziare la mia famiglia, la squadra e la gente di Cosenza per essermi stati vicino. Sono contento di aver trasformato i fischi in applausi”. Parlando della gara, Occhiuzzi sottolinea. “Ci serviva la vittoria. La volevamo a tutti i costi. Abbiamo dimostrato di che pasta siamo fatti. Ormai la promozione è ad un passo. Serve ancora un sforzo per cercare di arrivare il prima possibile al traguardo”. Pronti-via e il “principe” ha avuto sul destro l’occasione per aprire le danze. Un errore che, per fortuna, non ha condizionato la gara. “Sono stato bravo a farmi trovare nel posto giusto. Ho tirato dritto per dritto. Volevo incrociare ma dovevo piegarmi un po’ di più. Peccato, sarà per la prossima volta”. E sull’ennesimo rigore negato non ha dubbi. “Non sono un simulatore. Anche oggi il contatto c’è stato. Anche oggi un rigore negato. Pezienza, l’importante è che siamo primi e, senza favori, ci siamo meritati il primo posto”. Chiusura con dedica. “Consentitemi di ricordare quelle persone che, in questi giorni, stanno soffrendo a causa del terremoto che ha devastato l’Abruzzo. A loro va il mio pensiero con la speranza che presto possa risolversi tutto. Lo spero io e credo il mondo intero”. (Piero Bria)