venerdì,Marzo 29 2024

Cosenza-Cassino: la moviola

Pessima direzione di gara per il fischietto napoletano Carbone. Negati tre rigori ai silani e uno ai laziali. Sotto la sufficienza anche i suoi collaboratori. Bernardi agganciato da Martinelli Non è fortunato il Cosenza con gli arbitri. L’ultimo in ordine di tempo, a combinarla grossa, è stato Ciro Carbone (30) di Napoli. Per il fischietto

Pessima direzione di gara per il fischietto napoletano Carbone. Negati tre rigori ai silani e uno ai laziali. Sotto la sufficienza anche i suoi collaboratori.

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Bernardi agganciato da Martinelli

Non è fortunato il Cosenza con gli arbitri. L’ultimo in ordine di tempo, a combinarla grossa, è stato Ciro Carbone (30) di Napoli. Per il fischietto campano una giornata da dimenticare. Nel primo tempo è in ottima posizione sul fallo di Pepe su Catania. Il terzino aggancia vistosamente il piede sinistro di Catania che, accentua si la caduta, ma viene toccato. La posizione dell’arbitro è ideale ma, inspiegabilmente, Carbone lascia continuare. Nella ripresa tre errori. Il primo sul fallo di Martinelli su Bernardi. Il terzino del Cassino in scivolata prende prima le gambe e poi il pallone (in questa circostanza né l’arbitro, né tantomeno il suo collaboratore ravvisano irregolarità). Il secondo negando il rigore al Cassino per fallo di Ambrosi su Mezgour. Il terzo per fallo, molto vistoso, di Martinelli su Mortelliti. Ma non solo questo per il fischietto campo che pensa bene di invertire una marea di punizioni. Inoltre, sventola gialli inutili. Come quello a De Rose che poteva risparmiarsi. Per quanto riguarda i collaboratori sicuramente meglio Cannistrà di Messina che Messina di Catania. (c.c.)

ARBITRO
– Carbone di Napoli: voto 4
GUARDALINEE – Cannistrà di Messina: voto 5,5
GUARDALINEE – Messina di Catania: voto 4,5