venerdì,Marzo 29 2024

Toscano se la ride: “Io il nuovo Guardiola? Non scherziamo”

Il tecnico silano commenta le parole del Corriere della Sera: “Mi inorgogliscono questi paragoni, ma servono solo a darmi visibilità”. Per la gara col Varese un solo dubbio in attacco. Mimmo Toscano ride pensando al Corsera “Forse un Guardiola italiano c’è: Domeni­co Toscano, 38 anni, di Reggio Calabria, che ha portato il Co­senza dalla serie

Il tecnico silano commenta le parole del Corriere della Sera: “Mi inorgogliscono questi paragoni, ma servono solo a darmi visibilità”. Per la gara col Varese un solo dubbio in attacco.

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Mimmo Toscano ride pensando al Corsera

“Forse un Guardiola italiano c’è: Domeni­co Toscano, 38 anni, di Reggio Calabria, che ha portato il Co­senza dalla serie D alla Prima di­visione (senza passare dai playoff). Ha promesso di resta­re per andare in B. Lo chiamano il Cannibale. E il nome, se non è un’esagerazione, dice tutto”. Con queste parole il Corriere della sera ieri mattina l’ha paragonato a “Pep” Guardiola, ma Mimmo Toscano non sembra farci caso più di tanto, anche se se la ride di gusto: “Certo che mi inorgogliscono questi paragoni, ma mi sembrano eccessivi. E’ molto bello leggere il proprio nome sui quotidiani nazionali, specie quando non te l’aspetti”. Mettendo da parte paragoni illustri, il tecnico rossoblù si è rituffato sul campo preparando la sfida col Varese di stasera con la consueta meticolosità. “Vorrei vincere anche questo trofeo. Non sarà facile perchè i biancorossi sono una squadra molto organizzata che fa della corsa l’arma migliore. Spero che i ragazzi trovino in mezzo al campo le motivazioni giuste per poter vincere ancora”. E domani potrebbe anche essere la sua ultima panchina rossoblù al San Vito. “Non voglio neanche pensarci – afferma con forza Toscano – Lo ripeto: il mio sogno è quello di continuare ad allenare qui e di riportare la squadra e la società in serie B. Spero di farlo con tutto il cuore, ma ancora è presto per poter definire il futuro”. Futuro che al momento per il tecnico rossoblù si chiama solo Supercoppa di Lega. Domani sera spazio anche a chi ha giocato meno in campionato: “Si voglio dare un’opportunità soprattutto a Domenico Fabio, che è stato il giocatore che ho sacrificato di più in tutto l’anno. Per il resto ho le idee chiare sulla formazione. Unico dubbio è avanti, con Galantucci e Polani per una maglia a fianco a Danti”.  (Da. Ma.)