giovedì,Marzo 28 2024

I leader del gruppo si fanno sentire: “Cosenza, serve una svolta”

Stefano Fiore e Gabriel Raimondi d’accordo sul particolare momento dei rossoblù. Il capitano potrebbe aggregarsi oggi, l’argentino ieri ha festeggiato 33 anni. Il capitano dei Lupi Stefano Fiore Oggi inizia una nuova settimana di lavoro per i Lupi rossoblù ed è inutile sottolineare che è più delicata delle altre. Dopo il pareggio casalingo contro il

Stefano Fiore e Gabriel Raimondi d’accordo sul particolare momento dei rossoblù. Il capitano potrebbe aggregarsi oggi, l’argentino ieri ha festeggiato 33 anni.

fiore_fa_il_leader

Il capitano dei Lupi Stefano Fiore

Oggi inizia una nuova settimana di lavoro per i Lupi rossoblù ed è inutile sottolineare che è più delicata delle altre. Dopo il pareggio casalingo contro il Pisa che ha lasciato l’amaro in bocca a tutti quanti, urge conquistare l’intera posta in palio a Barletta. Per farlo, probabilmente Stringara avrà uno Stefano Fiore in più nel suo arco. “Non so ancora se rientrerlò – dice il cpaitano – Mi manca il contatto con la palla, ma serve molta cautela per non ripetere quanto successo lo scorso campionato”. Il dieci fu mandato in campo a Pescara quando non era ancora al cento per cento e di fatto chiuse lì la stagione. Questa l’analisi della gara contro i nerazzurri: “Nel primo tempo bene – spiega dalle colonne de Il Quotidiano –  poi nella ripresa la squadra si è spezzata in due tronconi non riuscendo a segnare. Queste però sono partite che si devono vincere anche non giocando bene. Credo che i giovani siano ancora un po’ condizionati e quando scendono in campo non devono pensare agli assenti, ma solo che fanno parte di un team ambizioso”. L’altra faccia della medaglia è più incoraggiante. “Per fortuna abbiamo acquisito una buona stabilità difensiva. Il Barletta? Una squadra alla nostra portata, basta assumere maggiore consapevolezza dei nostri mezzi”. Gli fa eco dalla Gazzetta del Sud l’altro leader dello spogliatoio Raimondi: “Non abbiamo raggiunto ancora il top, ma sei o sette assenze si fanno sentire”. Il difensore, che ieri ha compiuto 33 anni, propone infine la sua ricetta: “Vorrei che la mia squadra segnasse un gol più degli avversari con una manovra più fluida che possa favorire anche il gioco offensivo”.  (co. ch.)