venerdì,Marzo 29 2024

Fiore: “Ancora al mio posto per amore di Cosenza”

Stefano aggiunge: “Chi ha garantito per la stabilità economica del campionato si assuma le sue responsabilità”.  Poi fa luce sul settore giovanile dove il suo gruppo ha investito tanto. Il direttore dell’area tecnica Stefano Fiore durante un match (foto mannarino) Le parole di Stefano Fiore pesano il doppio di quelle di chiunque altro. L’ultimo capitano

Fiore: “Ancora al mio posto per amore di Cosenza”

Stefano aggiunge: “Chi ha garantito per la stabilità economica del campionato si assuma le sue responsabilità”.  Poi fa luce sul settore giovanile dove il suo gruppo ha investito tanto.

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Il direttore dell’area tecnica Stefano Fiore durante un match (foto mannarino)

Le parole di Stefano Fiore pesano il doppio di quelle di chiunque altro. L’ultimo capitano del 1914 non ha mai nascosto nulla ed ogni suo intervento è stato sempre per il bene del Cosenza. Anche in questo caso ha inteso viaggiare nella medesima direzione, non lesinando niente a nessuno. “Se sono rimasto al mio posto è per il troppo amore per il Cosenza e per Cosenza, la città dove vivo” spiega dalle colonne di Gazzetta del Sud. Che la situazione non sia delle migliori e diametralmente opposta a quanto immaginato in estate è un dato di fatto. Oltre alle varie inefficienze documentate nel corso del campionato, il ritardo nel corrispondere gli stipendi ai calciatori ha fatto tornare indietro di un anno la tifoseria, già di per sé distaccata totalmente dalla nuova società. Anche al gruppo dell’ex azzurro è stata fatta la proposta di entrare in affari con gli attuali proprietari. “Attualmente c’è una dirigenza che nel mese di agosto ha garantito per la solidità economica dell’intero campionato – spiega il responsabile dell’area tecnica – Chiedere a metà stagione di coprire le spese da qui alla fine del torneo non mi sembra né giusto, né proponibile. Ci sono delle precise responsabilità ed ognuno dovrà assumersi le proprie. Quando la società uscirà allo scoperto e dirà le cose come stanno, a quel punto se ne potrà pure parlare”. Il feeling con Guarascio e Quaglio è ai minimi storici, ma se di sovente si cerca di delegittimare il lavoro dell’area tecnica non poteva essere altrimenti. “Il presidente è nuovo del mondo del calcio ed arriva da un discorso aziendale completamente diverso dal nostro. In queste condizioni diventa complicato lavorare in sinergia. Tommaso Napoli lo ha scelto lui, forse perché sarà venuta meno la fiducia nei miei confronti per i risultati altalenanti della squadra. Per carità, nulla contro l’allenatore col quale ho iniziato a giocare nel Cosenza nei primi anni ’90, e per il quale nutro molta stima. Ma Guarascio e la società probabilmente non hanno capito come funzionano le cose nel calcio. Il rispetto dei ruoli è fondamentale, ecco perché esiste qualche divergenza di opinione. L’ingaggio di Napoli a parer mio non è stato gestito nella maniera ideale, essendo trascorsi dieci giorni prima di decidere. La società ha palesato dei limiti perché non conosce la tempistica del nostro ambiente”. Il nodo più grande e che sarà affrontato per primo riguarda il settore giovanile. Fiore sgombra il campo da ogni dubbio e spiega come stanno le cose. “L’accordo verbale preso dal mio gruppo con la presidenza alcuni mesi addietro non è stato ancora siglato. La società ha tempi biblici che nel calcio non portano da nessuna parte. Finora abbiamo scucito un bel po’ di euro, ma questo era negli impegni iniziali cui doveva seguire nero su bianco. Abbiamo solo chiesto delle regolari percentuali per la cessione dei giovani calciatori, come succede in tutte le serie e da tutte le parti. E siccome la società nicchia e tira per le lunghe, non può più “approfittare” del lavoro che si sta portando avanti con sacrifici. Ad iniziare dal pagamento di tutte le trasferte delle giovanili. Una decisione andrà presa prima possibile, questo il mio auspicio”. Per chiudere uno sguardo alla prima squadra: “Il campionato non è compromesso, ma difficile si. Ci sono ancora tredici partite da giocare e 39 punti a disposizione. L’esperienza mi dice che tutto può succedere, senza dimenticare lo scontro diretto in trasferta con l’Hinterreggio del 26 febbraio. Un fatto è certo, il Cosenza non deve assolutamente mollare”.  (Alberto Celestino)