giovedì,Marzo 28 2024

Macalli anticipa la riforma della Lega Pro: “Siamo stufi delle penalizzazioni”

Il presidente della Lega fa capire che, continuando così, si falsano solo i campionati. E avverte: “Avremo regole più dure. Servono preventivi di spesa sempre coperti da fideiussioni. Chi non si può permettere il calcio professionistico è fuori”.Le società di Lega Pro prese di mira dalla Covisoc e non solo. A scendere in campo, questa

Macalli anticipa la riforma della Lega Pro: “Siamo stufi delle penalizzazioni”

Il presidente della Lega fa capire che, continuando così, si falsano solo i campionati. E avverte: “Avremo regole più dure. Servono preventivi di spesa sempre coperti da fideiussioni. Chi non si può permettere il calcio professionistico è fuori”.
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Le società di Lega Pro prese di mira dalla Covisoc e non solo. A scendere in campo, questa volta, è stato il presidente della Lega Pro, Mario Macalli, che durante la trasmissione “Csiamo” andata in onda su l’emittente Odeon ha ribadito la volontà di avviare la riforma dei campionati già la prossima estate. Ha precisato Macalli: “Avremo regole più dure. Servono preventivi di spesa sempre coperti da fideiussioni. Chi non si può permettere il calcio professionistico è fuori. Il calcio va fatto solo da chi può permetterselo” ha chiosato il numero uno della Prima e Seconda Divisione nazionale. Poi alla domanda precisa sulla riforma dei campionati che potrebbe essere messa in atto già dalla prossima estate, ha risposto deciso: “Siamo stufi di questi campionati con tante penalizzazioni, purtroppo abbiamo a che fare spesso con dei presidenti-avventurieri che non hanno i soldi per pagare i giocatori e la penalizzazione diventa inevitabile. Vogliamo tutelare i tanti imprenditori per bene che fanno parte della nostra lega. Per l’anno prossimo le squadre iscritte dovranno versare subito le fidejussioni per tutta la stagione, altrimenti chi non è in grado di adempiere ai costi di un campionato non deve partecipare. Siamo stufi di vedere classifiche falcidiate dalle penalizzazioni”.
(Luigi Francesco Grazioli)