venerdì,Marzo 29 2024

Parisi e la fascia: “Vorrei indossarla fino al centenario”

Il capitano del Cosenza annuncia l’intenzione di proseguire la sua avventura in rossoblù e sottolinea: “So che Fiore e il suo gruppo hanno le idee chiarissime sul futuro”. Parisi sta disputando la sua ottava stagione in maglia rossoblù (foto mannarino) Fiore e Leonetti qualche tempo fa lo avevano detto tra il serio ed il faceto:

Parisi e la fascia: “Vorrei indossarla fino al centenario”

Il capitano del Cosenza annuncia l’intenzione di proseguire la sua avventura in rossoblù e sottolinea: “So che Fiore e il suo gruppo hanno le idee chiarissime sul futuro”.

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Parisi sta disputando la sua ottava stagione in maglia rossoblù (foto mannarino)

Fiore e Leonetti qualche tempo fa lo avevano detto tra il serio ed il faceto: “Un Parisi così ce lo teniamo stretto altri cinque anni”. Magari non sarà un lustro, ma che Aniello guidi dal campo i festeggiamenti del centenario è cosa scontata. “E’ il mio obiettivo – dice – Vorrei concludere la carriera, fra due anni, con la fascia di capitano del Cosenza al braccio”. A trentanove anni ha disputato un torneo maiuscolo, aiutandosi con l’esperienza laddove incontrava delle difficoltà. E’ stato la colonna della retroguardia rossoblù con Patania prima e Napoli dopo: entrambi gli allenatori non hanno mai avuto nessun motivo per mandarlo in panchina. Per lui il tempo sembra non passare mai. E’ l’unico calciatore della storia dei Lupi ad aver vinto tre campionati diversi (nel 1998 di C1, nel 2008 di D e nel 2009 di Seconda divisione ) e non ha mai fatto mistero di essere tornato in riva al Crati per calare il poker. Quest’anno, tuttavia, è andata male. “Al rammarico per aver mancato il bersaglio grosso si contrappone la consapevolezza di essere partiti in notevole ritardo – spiega dalle colonne di Gazzetta del Sud – Nonostante tutto ci siamo ritrovati a lottare punto a punto con l’Hinterreggio. I due tecnici hanno svolto un buon lavoro. Non sono d’accordo con chi afferma che con Patania si è perso del tempo. La squadra è stata rinforzata nella seconda parte della stagione e i risultati si sono visti”. Domenica San Vito ci sarà il Palazzolo, formazione che ha fermato sull’1-1 i silani in ben due occasioni. “Sono la classica compagine di categoria difficile da superare. Lotteremo con tutte le nostre forze, anche perché per aspirare a un eventuale ripescaggio dovremo andare più avanti possibile nei playoff. Il fattore campo aiuterà. Se ci sarò? Mi alleno bene da due giorni e sono a disposizione”. Impossibile non chiedere al capitano dei rapporti con i vertici del club. “La società ha garantito per bocca del presidente Guarascio che, entro pochi giorni, si sarebbe messa in regola. Speriamo che ciò avvenga perché mi piacerebbe continuare a parlare di calcio giocato”. Poi uno sguardo al passato più recente e al futuro prossimo. “Credo che la società si sia fatta influenzare dai pareri esterni di gente che non aveva voce in capitolo, invece di affidarsi totalmente a chi conosce il calcio da vent’anni. Basti pensare che senza Fiore molti dei grandi giocatori di cui dispone oggi il Cosenza non si sarebbero neanche seduti al tavolo delle trattative. Il ds ci ha messo la faccia sempre. Di sicuro – chiude il capitano – so che Stefano e il suo gruppo hanno le idee chiarissime sul futuro. Si cercherà di mutuare il modello Udinese”. (cosenzachannel.it)