Aumento di capitale, gestione societaria e marchio i nodi da sciogliere per il Cosenza
Nell’incontro di ieri pomeriggio, oltre a fare il punto della situazione, si è parlato anche delle note dolenti. Alcuni calciatori dello scorso campionato nel frattempo aspettano ancora… Guarascio, Quaglio, Fiore e Leonetti allo stadio San Vito (foto mannarino) Manca pochissimo all’inizio del campionato e, almeno apparentemente, le acque appaiono calme. Rispetto allo scorso torneo, infatti,
Nell’incontro di ieri pomeriggio, oltre a fare il punto della situazione, si è parlato anche delle note dolenti. Alcuni calciatori dello scorso campionato nel frattempo aspettano ancora…
Manca pochissimo all’inizio del campionato e, almeno apparentemente, le acque appaiono calme. Rispetto allo scorso torneo, infatti, i dirigenti e l’area tecnica stanno provando a dialogare di più in modo da evitare il ripetersi di situazioni spiacevoli. Ma i nodi da sciogliere ci sono e il rischio di assistere nuovamente a scene già viste è concreto. Dal dieci giugno non è cambiato praticamente niente: Guarascio siede sulla poltrona di presidente, Quaglio su quella di amministratore delegato, Fiore e Leonetti gestiscono l’area tecnica e Candelieri il settore giovanile. La tanto attesa ricapitalizzazione non è ancora arrivata e le percentuali in possesso di ognuno dei sei soci rimasti in sella rappresentano un bel mistero. Guarascio è consapevole che serve denaro liquido e che per far fronte alle prime spese è necessario rompere gli induci. Una volta messe le mani su circa il 90% poi sarebbe più semplice favorire un eventuale ingresso di imprenditori vicini all’ex azzurro. I passaggi (a questo punto obbligati) che andavano fatti mesi fa, non possono essere più procrastinati. Ad appesantire il carico, ci sono le richieste di alcuni calciatori che vorrebbero chiudere i conti con il passato ricevendo le ultime mensilità della stagione 2011-2012. Inoltre, sebbene l’intesa con Fiore, Leonetti e Candelieri sia stata già raggiunta per la direzione tecnica e il vivaio e i tre stiano già lavorando notte e dì per conto del Cosenza, l’ok è soltanto verbale. Esattamente come un anno fa… Facile immaginare che stavolta a cantare saranno le carte: il club formalizzerà una proposta scritta, i diretti interessati la valuteranno e poi la firmeranno. E’ così che si spera vadano le cose, magari con tempi diversi da quelli utilizzati da Viale Magna Grecia ogni volta. L’organico è quasi al completo, mancano un paio di pedine, poi Gagliardi potrà lavorare in santa pace. Il Cosenza tuttavia potrebbe essere l’unica squadra a non presentarsi ufficialmente ai suoi tifosi: un comportamento in linea col passato recente. Fino a sabato c’è tempo, ma l’organizzazione sarebbe comunque last minute. Infine, ma di certo non meno importante, il discorso relativo al marchio. Gli ultrà e una grossa fetta della tifoseria lo vogliono sulla maglia, Pino Citrigno ha dato ampia disponibilità e il duo Fiore-Leonetti ha recepito positivamente l’input dell’ex presidente strizzandogli l’occhio. Cosa aspettano Guarascio e Quaglio a far felice la piazza come Lotito e Mezzaroma a Salerno o ancor prima Della Valle a Firenze? (Luigi Brasi)