venerdì,Marzo 29 2024

Il Cosenza si riappropria della vetta. Mosciaro dà la vittoria contro il Ribera (2-1)

Manolo dal dischetto lancia in orbita i rossoblù dopo una gara tiratissima in cui a Fiore aveva risposto Palazzo nel giro di un minuto. Manolo Mosciaro calcia una punizione velenosa (foto rosito) E’ il novantesimo il minuto in cui il Cosenza tocca nuovamente il cielo con un dito. Mosciaro dagli undici metri batte Infantino e

Il Cosenza si riappropria della vetta. Mosciaro dà la vittoria contro il Ribera (2-1)

Manolo dal dischetto lancia in orbita i rossoblù dopo una gara tiratissima in cui a Fiore aveva risposto Palazzo nel giro di un minuto.

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Manolo Mosciaro calcia una punizione velenosa (foto rosito)

E’ il novantesimo il minuto in cui il Cosenza tocca nuovamente il cielo con un dito. Mosciaro dagli undici metri batte Infantino e dà la vittoria ai rossoblù in un matc sofferto dove il Ribera si è arroccato sin dalle prime battute a difesa del proprio portiere. A margine di un primo tempo disputato sottotono dai Lupi, la rpresa ha regalato più emozioni. Nel giro di un minuto Palazzo ha risposto a Fiore inducendo gli uomini di Bruccoleri a chiudersi a riccio. Al 90′, poi, Calvaruso ha steso Pesce, decisivo come ad Agropoli, dando a Mosciaro l’opportunità di superare di nuovo l’Acr Messina e il Savoia. CRONACA. Gagliardi per tornare in vetta sceglie sì il tridente delle meraviglie (Marano-Mosciaro-P. Arcidiacono), ma utilizza anche due ’94. Frlez, ottenuto il transfert va subito in campo, mentre Liotti mantiene il posto sulla corsia di sinistra. Non gioca Pesce che, dopo aver servito a Biccio l’assist vincente per il blitz di Agropoli, perde il ballottaggio con Benincasa. Salvino non accusa più linee di febbre e gioca dall’inizio. In difesa tocca a Scigliano completare il reparto con Parisi e Parenti. Completa il quadro l’esterno destro Fiore. Il Ribera invece si oppone con un 4-4-2 dove spicca Omolade. Il tecnico Bruccoleri, squalificato fino al 31 ottobre, guarda la gara dalla tribuna. In panchina c’è Donato. Prima del fischio d’inizio toccante cerimonia in memoria di Massimiliano Catena. Stefano Fiore e Gigi Marulla hanno omaggiato la mamma Marcella e la famiglia del fratello con un mazzo di fiori. La gara inizia secondo il copione della vigilia: Lupi in avanti e Ribera a sfruttare le ripartenze. Marano ci prova all’11’ dalla distanza dopo aver vinto un contrasto a centrocampo con Casisa, ma la palla si spegne al lato. Subito dopo Fiore manda a vuoto Li Greci e crossa teso: per poco Mosciaro non beffa Infantino. La risposta del Ribera è in un tiro di Cssisa su assist di Omolade che Frlez respinge a mano aperta. Al 19′ Lupi vicinissimi al gol con Fiore che incorna alla perfezione su un corner di Marano. Bravissimo Infantino a smanacciare la palla destinata a finire in rete. Alla mezzora ottimo scambio tra Mosciaro e Salvino, con quest’ultimo che si presenta in area di rigore ma sbaglia l’ultimo tocco. Il caldo influisce sulla rapidità di esecuzione dei 22 in campo e lo spettacolo ne risente. Mosciaro ci prova con un tiro a giro e la sfera per poco non s’insacca alla sinistra dell’estrmo difensore siciliano. Nella prima frazione null’altro da segnalare. Nella ripresa Lupi subito in vantaggio. Mosciaro dal limita libera un missile che Infantino non trattiene. Da due passi Fiore è lesto a gonfiare la rete. Ma la gioia dura poco perché al 51′ Palazzo pareggia sugli sviluppi di un corner ben battuto da Di Miceli. La risposta dei Lupi è veemente e Pietro Arcidiacono, servito da Marano per poco non trova il gol: Infantino sulla carambola è fortunatissimo. Qualche istante ancora e Mosciaro su punizione scheggia la parte superiore della traversa. I rossoblù insistono e al 62′ Marano spreca un’occasione clamorosa. Mosciaro addomestica un pallone volante e lo serve ad Andrea, sul suo piede, all’altezza dell’area piccola. La rasoiata non inquadra lo specchio. Gagliardi allora cambia: fuori Sciglian, Salvino e Marano, dentro Bruno, Pesce e Guadalupi. Al 89′ raddoppio del Cosenza. Pesce trova luce in area di rigore e induce Calvaruso al fallo di rigore. Dal dischetto Mosciaro fa 2-1 facendo esplodere il San Vito.

Il tabellino:
COSENZA (3-4-3): Frlez; Scigliano (64′ Bruno), Parisi, Parenti; Fiore, Benincasa, Salvino (60′ Pesce), Liotti; Marano (69′ Guadalupi), Mosciaro, P. Arcidiaocono. A disp.: Straface, Varriale, S. Arcidiacono, Franzese. All.: Gagliardi
RIBERA (4-4-2): Infantino; Calvaruso, Noto, Matinella, Li Greci; Licata, Palazzo, Casisa, Di Miceli (81′ S. Cusumano); Pollina (59′ A. Cusumano), Omolade (74′ Erbini). A disp.: Esposito, Monteforte, Platania, Rinaudo. Allenatore: Donato (Bruccoleri squalificato)
ARBITRO: Urselli di Taranto
MARCATORI: 48′ Fiore (C), 49′ Palazzo (R), 89′ Mosciaro (C-rig.)
NOTE: Giornata molto calda. Presenti 2119  (una ventina da Ribera, per un incasso di 9500 euro) che hanno ricordato la figura di Massiiliano Catena, scomparso 20 anni fa. Espulsi: -; Ammoniti: Calvaruso (R), Omolade (R), Licata (R), Bruno (C), Mosciaro (C), Erbini (R); Corner: 5-4; Recupero: 2′ pt – 6′ st.