giovedì,Marzo 28 2024

Speciale: Il fattore “M” (III parte)

Il vecchio capitano del Cosenza Ciccio Marino adesso scova talenti per la Juventus (“devo ringraziare Castagnini”) girando il mondo in cerca del nuovo Messi. Meluso, Mirabelli e Marino: tre operatori di mercato con Cosenza nel cuore Francesco Marino è un altro dei protagonisti di questo nostro viaggio che parte da Cosenza e vola fra aerei,

Speciale: Il fattore “M” (III parte)

Il vecchio capitano del Cosenza Ciccio Marino adesso scova talenti per la Juventus (“devo ringraziare Castagnini”) girando il mondo in cerca del nuovo Messi.

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Meluso, Mirabelli e Marino: tre operatori di mercato con Cosenza nel cuore

Francesco Marino è un altro dei protagonisti di questo nostro viaggio che parte da Cosenza e vola fra aerei, contatti, e gare da guardare in tutti e cinque i continenti. “Ciccio”, questo il suo soprannome quando calcava il terreno di gioco del San Vito, è uno dei pezzi forti della rete di osservatori della Juventus. Il suo è un viaggio continuo, iniziato qualche anno fa fra gli stadi di tutto il mondo.
GLI ALBORI. “Quando è finita la mia carriera di calciatore ho iniziato a lavorare per il Cosenza. Il calcio è la mia vita ed ho subito capito che il mio operato non si sarebbe limitato al campo. Ci vuole calma e pazienza. Voglia di emergere e di fare bene. A quei tempi Renzo Castagnini era direttore alla Juventus e stava allestendo una rete di osservatori per la società bianconera. Ha pensato a me ed io ho risposto subito alla chiamata catapultandomi in una realtà affascinante”. Poi Marino ci svela i segreti del suo lavoro. “Bisogna mettersi subito in testa che il mondo diventa più piccolo per chi fa l’osservatore. Io sono tornato in Italia ieri e parto nuovamente domani. In poche ore viaggerò da una parte all’altra del mondo perché se vuoi essere presente sul mercato estero devi muoverti senza sosta. Lavoro per una delle società più importanti nel panorama calcistico mondiale e qui non si sbaglia. Devi analizzare ogni aspetto di un calciatore. Capire le qualità in campo e valutarne anche il carattere. E’ un lavoro che ti porta a visionare tanti profili e devi essere bravo a capire quanto può valere in prospettiva il ragazzo che segui e se corrisponde o meno a ciò che una squadra cerca”.
GERMANIA UBER ALLES. Marino poi entra nel vivo della discussione e analizza il mercato globale del calcio, sottolineando che in Sudamerica nascono talenti veri. “Credo che chi lavora in prospettiva deve affacciarsi con particolare attenzione a questo continente. E’ lì che a mio avviso nascono e iniziano a crescere calciatori in grado di fare la differenza. E’ altrettanto chiaro però che fin da subito vengono etichettati come campioni. Il nostro lavoro è proprio quello di capire quanto può maturare l’obiettivo seguito. Quale sia il suo reale valore in prospettiva futura per capirci meglio. In questo devi essere bravo. Ultimamente però si guarda con particolare attenzione al mercato tedesco. Alla Juventus è arrivato Vidal, strappato alla concorrenza del Bayern Monaco”. Poi Marino alla nostra domanda si sbottona un po’. “Dite che Reus è l’esempio perfetto di ciò che vi dico? Bene, posso garantirvi che la Juventus lo ha seguito e forse c’è stato anche un momento in cui era vicino alla società bianconera. In Germania stanno crescendo i vivai, si lavora bene e credo che nei prossimi anni sarà lì che sbocceranno talenti importanti. Più in generale però anche in Europa bisogna essere molto attenti. Il mercato che non decolla forse è quello dell’Est dell’Europa. Nascono talenti e spesso riescono ad imporsi e ci sia aspetta sempre che in questa zona del Mondo inizino ad esplodere continuamente giovani in grado di calcare grandi palcoscenici. Ancora però questo non è accaduto”.
DENTRO LO JUVENTUS STADIUM. Marino entra nel vivo della discussione e ci racconta il mercato della Juventus. “Al momento siamo orientati a valutare determinati aspetti. Questa squadra ha grandi nomi ed è inutile spendere tanto per farlo. Il club ha deciso di puntare forte su un attaccante in grado di fare la differenza. Prendere calciatori in altri ruoli serve a poco se hai una rosa completa e competitiva. Oltre alla punta, chiaramente, si scandaglia minuziosamente il mercato dei giovani. Questo tipo di lavoro è in continua evoluzione. Pensate a Paul Pogba. Inutile prendere un altro centrocampista forte quando hai una mediana molto competitiva. Cerchi un giovanissimo con grossi mezzi, ci lavori su, e lo porti nel tuo club. I fatti poi dimostrano che il lavoro paga e che ti trovi in rosa un ragazzo con immense qualità. Uno che sarà in pianta stabile in quel ruolo per tanti, tanti anni”. Poi Marino parla dei profitti. “Non bisogna pensare che se trovi un giovane che vale di più rispetto agli altri hai un guadagno maggiore. Società come Juventus, Milan e Inter, sono molto organizzate. Qui hai i tuoi compiti e sei pagato per farli. Se scovi il calciatore più forte del mondo è un gran traguardo per te ed è una immensa soddisfazione. Il profitto però non varia”. Prima di chiudere Ciccio Marino ci racconta un aneddoto particolare. “Due anni fa ero in Grecia e presi un taxi dall’aeroporto. Il tassista per sette minuti di viaggio mi chiese qualcosa come 400 euro pensando di aver incontrato forse uno sprovveduto. Racconto quello che accadde per far capire che quando fai questo lavoro, quando ti trovi a viaggiare per il mondo, non è facile incontrare realtà diverse e situazioni anche difficili. Fa tutto parte di un lavoro avvincente e prestigioso”. In chiusura un commento sul Cosenza. Marino si informa ma da vecchio cuore rossoblù conosce bene le vicende dei Lupi. “Non credo sia una campionato difficilissimo. Spero che si possa vincere il torneo per tornare presto nelle categorie importanti”. (Francesco Palermo)