venerdì,Marzo 29 2024

Fiore e il Cosenza: “Ecco come sogno il nostro 2013”

Il ds regala retroscena interessanti dei colloqui con Abete, dà i voti a Napoli e Gagliardi e svela quali siano i suoi attuali rapporti con Guarascio. Con la Lega Pro nel mirno. Il direttore sportivo del Cosenza Stefano Fiore crede nel progetto di rilancio Le parole di Stefano Fiore, quando l’argomento sono i rossoblù, hanno

Fiore e il Cosenza: “Ecco come sogno il nostro 2013”

Il ds regala retroscena interessanti dei colloqui con Abete, dà i voti a Napoli e Gagliardi e svela quali siano i suoi attuali rapporti con Guarascio. Con la Lega Pro nel mirno.

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Il direttore sportivo del Cosenza Stefano Fiore crede nel progetto di rilancio

Le parole di Stefano Fiore, quando l’argomento sono i rossoblù, hanno sempre un peso maggiore di quelle di chiunque altro. E’ lui il simbolo del Cosenza che sta cercando di rinascere e che ha dato vita ad un progetto vero, una strada probabilmente mai battuta prima in città. Come Gagliardi una settimana fa, anche il direttore sportivo dei Lupi, fresco del patentino, ha tracciato dalle colonne di Calabria Ora un bilancio dell’anno solare, regalando retroscena interessanti dei colloqui con Abete, attribuendo dei voti ai due allenatori del 2012 e svelando quali siano i suoi attuali rapporti con Guarascio. “Abbiamo conquistato la promozione in Lega Pro a cui non è seguito il salto di categoria decretato dal campo – spiega – Ad ogni modo siamo di nuovo in corsa per vincere e nel 2013 cercheremo di farlo fino all’ultimo minuto”. La concorrenza dell’Acr Messina è agguerrita, tanto che i più pessimisti non esitano a vedere nero. “I nostri avversari non sono irraggiungibili, al massimo si possono considerare i favoriti. Mi sembra che già una volta il Cosenza sia andato a -3 battendo poi i giallorossi in modo netto e insindacabile. Dalla loro hanno una maggiore esperienza, ma contiamo di colmare il gap con l’entusiasmo”. I Lupi si sono mossi anche sul mercato sostituendo Arcidiacono con Foderaro, pescando una pedina di esperienza a centrocampo, Paonessa, e rimpinguando il parco degli under. “Con l’ingaggio di Cutrupi si chiudono le operazioni. Con una disponibilità maggiore avremmo cercato un difensore in grado di alzare il valore del reparto, ma credo che resteremo così a meno di colpi di scena”. Fiore e Leonetti hanno dovuto operare nei limiti del budget estivo, quindi niente regali da parte della proprietà. “Il budget è stato condiviso e concordato fin dal primo giorno. Sapevo che non ci sarebbero stati degli extra, per me era una lettura normale. Più che altro bisognerebbe porre la domanda al presidente chiedendogli perché non ha investito ancora per aumentare le chance di vittoria. I miei rapporti con Guarascio? Sono normali. Il patron non vive la quotidianità, ma segue la squadra solo la domenica”. Il 2012 è stato caratterizzato, almeno nella prima parte, da violenti litigi. “Sarebbe stato opportuno non scontrarci di continuo e lavorare insieme al progetto. Per coglierne i primi frutti serve del tempo, ma i risultati stanno arrivando. Abbiamo deciso di fare buon viso a cattivo gioco ponderando a fondo alcune scelte che per adesso, sportivamente parlando, ci stanno dando ragione. In tutta onestà, pèrò, mi brucia maggiormente non aver potuto usufruire del sacrosanto diritto di disputare la Seconda divisione”. In estate le trattative furono serrate. “Quando ebbi il colloquio con Abete, mi disse che portavamo alla sua attenzione ragioni valide, ma che il Consiglio aveva già deciso di ammettere la Vallée d’Aoste. Non sarebbero mai tornati indietro. Le motivazioni, pertanto, possiamo solo immaginarle non essendo entrati mai nella stanza dei bottoni”. Altro ostacolo sul cammino di Fiore e del Cosenza il caso-Arcidiacono. “Biccio ha commesso una sciocchezza abbastanza grande. Forse è stata “usata” eccessivamente per quello che era il fondamento ultimo del suo gesto. Andava sì punito, ma non in maniera così sproporzionata. Andremo al Tnas”. Impossibile non dare dei voti a Napoli e Gagliardi. “Al primo do 7,5, al secondo 8,5. Gagliardi è alla prima esperienza e sta facendo benissimo. E’ riuscito anche a dare un’impronta alla squadra. Nel 2013 però andranno limitati gli errori individuali che hanno causato il 50% dei gol incassati e coprendo collettivamente. Pure gli attaccanti, quindi, dovranno sacrificarsi”. Ultima battuta dedicata al pubblico che stenta a gremire il San Vito. “L’augurio più sincero va ai nostri tifosi, che però mi aspettavo seguissero la squadra in maniera più numerosa. Del resto abbiamo ridato il calcio alla città e tra mille difficoltà stiamo portando avanti le nostre idee con determinazione, dedicandoci con professionalità alla causa rossoblù. Mi auguro che la gente lo capisca perché il potenziale del San Vito è enorme e ci serve il calore dei supporter”.  (Luigi Brasi)