venerdì,Marzo 29 2024

DeSetaCasa, altra marcia dopo il cambio in panchina

Cosenza dovrà sudare ancora le sette camicie per conquistare la salvezza, ma con l’arrivo del duo Marano-Lo Bianco al posto di Jeroncic sono arrivate tre vittorie in quattro gare. Diego Andropoli in azione nella sfida giocata contro Genzano al PalaFerraro (foto rosito)Come l’Araba Fenice. Il simbolo mitologico della resurrezione. Per tanti motivi. Non solo perché

DeSetaCasa, altra marcia dopo il cambio in panchina

Cosenza dovrà sudare ancora le sette camicie per conquistare la salvezza, ma con l’arrivo del duo Marano-Lo Bianco al posto di Jeroncic sono arrivate tre vittorie in quattro gare.
Andropoli alza contro GenzanoDiego Andropoli in azione nella sfida giocata contro Genzano al PalaFerraro (foto rosito)
Come l’Araba Fenice. Il simbolo mitologico della resurrezione. Per tanti motivi. Non solo perché la DeSeta è rinata dalle proprie ceneri dopo essere sprofondata nel baratro, ma anche, e soprattutto, per le sembianze fascinose e variopinte (come le sue prestazioni sul parquet) che ha sfoggiato in tutto l’arco del campionato. E proprio in tema di resurrezione (stavolta cristiana) le vacanze pasquali ci concedono l’occasione di poter disaminare gli ultimi e concitati mesi vissuti dal team bruzio del patron Amato. Artefice di questa “favor renovatio” è stato sicuramente il cambio in panchina: l’avvento della coppia Marano-Lo Bianco non ha rivoluzionato il playbook tattico dei rossoblù ma si è semplicemente limitato a rinvigorire l’animo dei giocatori, apparsi troppo spesso stanchi, spenti e demotivati. Gli allenamenti ed il metodo utilizzato dell’ex tecnico, Zoran Jeroncic, è risultato forse troppo invasivo e poco producente. Probabilmente inadeguato alla categoria ed al materiale umano a disposizione del tecnico. Le ultime prestazioni di Cosenza ne erano un segnale chiarissimo. “Serviva una scossa”, come è stato ribadito più volte ed in modo unanime dai giocatori. La scossa è chiaramente arrivata. Ora la squadra, di riflesso, appare l’esatta raffigurazione del suo nuovo allenatore: un team estremamente compatto, grintoso, che non molla mai e che attacca e difende ogni palla con grande cattiveria agonistica. I risultati gli danno ragione. Con Marano, Cosenza ha conquistato 3 vittorie in 4 partite (di cui una contro Casandrino), ottenendo ben 8 punti ed uscendo tempestivamente dalla zona retrocessione. Il cammino, tuttavia, è lungo e non è ancora finito. Mancano ancora 5 partite di cui 3 in casa contro Altamura, Casarano e Martina. L’obiettivo è regalare alla società la permanenza in una categoria importante, consona al blasone dei rossoblù. La pausa dei campionati ha permesso alla DeSetaCasa Cosenza di poter concentrarsi per una settimana in più sul lavoro finalizzato alla preparazione nei minimi dettagli della delicatissima gara casalinga contro la Domar Altamura. I giocatori sanno bene cosa c’è in palio. All’andata perdemmo mestamente, ora è tutta un’altra musica. Un’altra storia. La risposta la darà solo il campo. (Pasquale Marzocchi)