giovedì,Marzo 28 2024

Curva Sud più vuota. I gruppi non tesserati sabato resteranno fuori dallo stadio

La protesta è contro l’ultimo decreto antiviolenza. Nella nota ufficiale sottolineano come “L’unità delle curve in Italia è utopia, pura e semplice. La “lotta” alla Tessera del Tifoso è una palese ed eclatante dimostrazione”. Contestualmente raccoglieranno fondi per la popolazione genovese. Uno dei tanti striscioni esposti dalla Bergamini negli ultimi anni di lotta (foto mannarino)La Curva

Curva Sud più vuota. I gruppi non tesserati sabato resteranno fuori dallo stadio

La protesta è contro l’ultimo decreto antiviolenza. Nella nota ufficiale sottolineano come “L’unità delle curve in Italia è utopia, pura e semplice. La “lotta” alla Tessera del Tifoso è una palese ed eclatante dimostrazione”. Contestualmente raccoglieranno fondi per la popolazione genovese. 
no tesseraUno dei tanti striscioni esposti dalla Bergamini negli ultimi anni di lotta (foto mannarino)
La Curva Sud Bergamini non pulserà come le altre domeniche. I gruppi che non hanno sottoscritto la Tessera del Tifoso hanno infatti diramato una nota in cui annunciano la loro protesta in occasione di Cosenza-Juve Stabia. Dalle loro parole si evince tutta l’amarezza per le nuove norme antiviolenza approvate nel decreto di qualche settimana fa. Contestualmente, fanno sapere, raccoglieranno fondi da destinare alla popolazione genovese colpita dall’alluvione. Ecco il comunicato ufficiale. “Vuoto. Il nostro settore sabato rimarrà vuoto, senza tifo, senza emozioni, con quel cemento a stagliarsi vivido, freddo, inanimato. Quel pezzo di Curva Sud sabato 25 ottobre, in occasione della partita contro la Juve Stabia, non ci vedrà ai nostri posti. Tutto quello che stanno facendo, che ci stanno facendo, vedi l’ultimo aberrante decreto, non può vederci continuamente piegare la testa, né possiamo attendere che altri (ma poi quali altri?) decidano per noi quando e come protestare. L’unità delle curve in Italia è utopia, pura e semplice. La “lotta” alla Tessera del Tifoso è una palese ed eclatante dimostrazione. Tante belle parole, tanti proclami, addirittura una manifestazione “unitaria” e poi tutto nel dimenticatoio. Gli Ultrà Cosenza hanno pagato, duramente, sulla propria pelle, la lotta pluriennale contro la tessera, sin dall’inizio, con diffide, denunce, e repressioni importanti. Ma questa lotta l’abbiamo persa fin da subito, pretendendo unità nelle curve, unità che non è mai esistita. Adesso ci fermiamo. Sabato il nostro calore si sposterà fuori dallo stadio, accenderemo torce e fumogeni senza il timore di essere diffidati, senza nascondere la nostra voglia di stare insieme e divertirci, di essere fratelli nelle stradi come negli stadi. Sabato 25 ottobre il San Vito, il nostro San Vito, resterà senza di noi. Il fronte comune non esiste e non esisterà mai. Ognuno deve pensare a se stesso e alla propria dignità. Un segnale a noi stessi e per noi, più che a loro. Una catarsi personale che non può certo farci credere che cambi qualcosa. E’ chiaro che gli piacerebbe molto che rimanessimo sempre fuori, è il loro obiettivo, ma lo scegliamo noi se e quando rimanerci e se e quando entrare. Se altre curve, altri ragazzi come noi, dovessero decidere di seguire tale strada non potremo che esserne contenti. Ma non sarà una protesta fine a se stessa,. In questa occasione i non tesserati della Curva Sud raccoglieranno fondi per la popolazione genovese colpita duramente dall’alluvione. Come già tre anni fa Cosenza si stringe a Genova. Invitiamo tutti a partecipare alla raccolta, anche con un piccolo contributo. Perché noi siamo ciò che vogliamo essere, non quello che decidono per noi. Vivere ultrà per vivere”. La firma in calce è Ultrà Cosenza Curva Sud – Gruppi non tesserati.  (co. ch.)
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