venerdì,Marzo 29 2024

Cosenza, per Calderini una punizione esemplare. Ecco perché

Il fantasista dei rossoblù paga a caro prezzo un diverbio con Magli in allenamento ed il calcio ad una borraccia di sabato scorso al momento della sostituzione contro la Vigor Lamezia.Il tecnico Giorgio Roselli non ha inserito Calderini nella lista dei convocati (foto mannarino)Punirne uno per educarne ventitrè: è il metro di giudizio usato da

Cosenza, per Calderini una punizione esemplare. Ecco perché

Il fantasista dei rossoblù paga a caro prezzo un diverbio con Magli in allenamento ed il calcio ad una borraccia di sabato scorso al momento della sostituzione contro la Vigor Lamezia.
calderini con roselliIl tecnico Giorgio Roselli non ha inserito Calderini nella lista dei convocati (foto mannarino)
Punirne uno per educarne ventitrè: è il metro di giudizio usato da Roselli. L’esclusione di Calderini va ricercata in due momenti particolari. Il primo sabato scorso al momento della sostituzione nel derby contro la Vigor Lamezia, il secondo, invece, nell’allenamento di giovedì. Giusto partire cronologicamente dal minuto numero 67 della gara con i cugini biancoverdi. Roselli richiama in panchina uno spento Calderini, comunque autore dell’assist per Caccetta e di una buona giocata nel primo tempo, per regalare l’esordio in rossoblù al nuovo arrivato Alessandro Cesca. L’estroso fantasista dei Lupi non la prende benissimo, perché probabilmente sentiva odore di gol, e nell’abbandonare il campo non nasconde il suo disappunto scalciando una borraccia. Il gesto, visto il largo successo dei Lupi, era passato inosservato e (forse) finito nel dimenticatoio. Fatto sta che giovedì, a margine di una normale situazione di gioco in partitella, ha avuto un diverbio con il difensore Magli. Il battibecco si è esaurito immediatamente ed ha anticipato di qualche minuto un’altra situazione “particolare” tra Mosciaro e Ciancio (risolta nell’immediato). Da qui, probabilmente, l’esclusione di Calderini e le parole in sala stampa del tecnico umbro di oggi pomeriggio. Se dovessero essere sole queste le motivazioni della forte decisione, stupirebbe il perché a pagare sia solo il numero dieci e non tutti i protagonisti della vicenda. Ma Roselli ha scelto il pugno di ferro e la salvezza a volte passa anche da decisioni scomode che fanno discutere la piazza e, spesso, dopo il 90′ dire “io l’avevo detto”.
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