mercoledì,Giugno 25 2025

Contro gli idioti, al fianco del Senegal e dei popoli in lotta

Dalla Curva Ovest si è persa un’occasione per evitare una figuraccia: le solite rime forzate contro Padre Fedele e quel becero striscione che in riva al Crati è solo un complimento. Lo striscione idiota esposto dalla Curva Ovest del Catanzaro nel settore degli UC ’73E chi non salta è un porco cosentino. Ci sta. Anche

Dalla Curva Ovest si è persa un’occasione per evitare una figuraccia: le solite rime forzate contro Padre Fedele e quel becero striscione che in riva al Crati è solo un complimento.
cosenegalLo striscione idiota esposto dalla Curva Ovest del Catanzaro nel settore degli UC ’73
E chi non salta è un porco cosentino. Ci sta. Anche al San Vito si sarebbe cantata una cosa simile qualora il Cosenza avesse battuto il Catanzaro nel derby. Magari giocando male e sfruttando una delle poche occasioni da gol create. Ci sta. Quello che non ci sta è l’idiozia delle persone. Quella è inaccettabile sempre perché reiterata nel tempo. La Curva Ovest del Catanzaro si è dilettata nuovamente a prendere di mira Padre Fedele, cosa che ormai senza alcuna originalità fa da trent’anni a questa parte a costo di rendersi ridontante e ripetitiva. Ha forzato rime strampalate pur di divertirsi a srotolare un lenzuolo bianco, si è compiaciuta ed è passata avanti. Il monaco, non abbiamo dubbio alcuno, si sarà fatto grasse risate vedendoli ancorati al 1985: è passata una vita da quando impugnava il megafono davanti ai loro increduli occhi. Il top, tuttavia, si è raggiunto nei minuti finali della partita. Il tifo giallorosso incalzava con l’avvicinarsi del 95′, cresceva impetuoso e il Ceravolo si era trasformato in un vero catino. Tutto corretto. Poi il colpo di genio. Dal settore centrale del tifo delle Aquile si leva l’ultimo lenzuolo bianco, probabilmente un drappo avanzato da quelli precedenti. “Cosenegal”. Ed allora il campanile e l’ironia hanno lasciato spazio al razzismo e all’idiozia. La stessa che portò quella curva, gli Uc ’73 o chi per loro, a sfoggiare celtiche e svastiche in passato. No, non ce ne vogliano politici e finti moralisti, ma la Curva Bergamini e la Curva Catena non avranno mai nulla in comune con chi nascondendosi dietro due colori, sebbene diversi dal rossoblù, non perde occasione per fare una figuraccia. Cosenza è stata, è, e resterà sempre al fianco del Senegal (patria di Kamara tra tanti, sic!), dell’Africa e di tutti i popoli in lotta. “Cosenegal” qui da noi è un complimento.
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