venerdì,Marzo 29 2024

Ciancio: “Siamo la stessa squadra di prima, ma vinceremo la Coppa per Cosenza”

Il terzino dei Lupi ha trovato la consacrazione sull’out mancino: “Siamo diventati un gruppo vero e proprio per questo restiamo concentrati sull’obiettivo salvezza. Arriviamo a quota 40, poi penseremo a tutto il resto”.Ciancio domenica contro il Lecce con la cornice della Tribuna A di sfondo (foto mannarino)Il rendimento di Simone Ciancio è cresciuto con il

Ciancio: “Siamo la stessa squadra di prima, ma vinceremo la Coppa per Cosenza”

Il terzino dei Lupi ha trovato la consacrazione sull’out mancino: “Siamo diventati un gruppo vero e proprio per questo restiamo concentrati sull’obiettivo salvezza. Arriviamo a quota 40, poi penseremo a tutto il resto”.
ciancio con tribunaCiancio domenica contro il Lecce con la cornice della Tribuna A di sfondo (foto mannarino)
Il rendimento di Simone Ciancio è cresciuto con il passare del tempo. Paradossalmente ha trovato la sua definitiva consacrazione sulla sinistra e per lui che è un terzino destro naturale non è stato mica semplice: “Mi trovo ugualmente a mio agio sull’out mancino – dice – Non è la prima volta che gioco dalla parte opposta in carriera, ma avevo effettuato solo spezzoni. Diciamo che a differenza di Cittadella, Alessandria e Castellammare qui sono quasi il titolare della maglia numero tre”. I Lupi hanno acquisito un margine enorme sulla quint’ultima in classifica, al punto da potersi concentrare già su altri due obiettivi: la Coppa Italia e la leadership regionale in campionato. Questo significherebbe superare il Catanzaro. “Prima pensiamo a fare questi 40 punti per salvarci, poi penseremo al trofeo che è una bella vetrina per noi calciatori e per la città. Cercheremo di vincerla proprio per i tifosi”. Il presidente Guarascio ha stabilito anche un premio per spronare i calciatori a dare il massimo nel doppio confronto con il Como. “Sì, l’ha detto… ma non sappiamo ancora nulla. Vogliamo vincere a prescindere”. La fotografia più bella di questo scorcio di campionato è la gioia con cui Roselli accompagna i festeggiamenti sotto i settori occupati dagli ultrà. “E’ una persona in carne ed ossa anche lui ed è pure più difficile stare fuori dal campo senza poter dare alcun contributo se non con la voce. Almeno noi ci sfoghiamo correndo e lottando”. All’inizio si percepiva un po’ di anarchia dall’esterno, almeno in campo i concetti espressi ora sono differenti. “Adesso remiamo tutti dalla stessa parte, siamo una squadra vera. I risultati ci hanno aiutato ed è sempre più semplice in questi casi perché quando si perdeva c’era un po’ più di paura”. Ma quale è stato il momento più buio del campionato e quale quello più bello?: “Il momento più brutto di certo quando eravamo giù in classifica, con contestazioni di tifosi e cambio di allenatore. Ora invece ci siamo ripresi. Il gruppo c’è sempre stato ed ora si è tolto qualche soddisfazione. A gennaio c’è stato un momento un po’ così, ma non è mai facile restare sereni col mercato”. Chiusura dedicata al Messina. “A Messina sarà un test difficile, loro sono all’ultima spiaggia e devono far risultato assolutamente”.
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