Foggia, Lecce e Benevento disegnano il futuro. Il Cosenza è lento
La capolista non ha contratti in scadenza, le altre big progettano vittorie blindando i loro elementi migliori. Anche il Matera, che pressa De Rose, ha fatto lo stesso. Garantire una tranquillità di fondo alla squadra è forse il migliore dei modi per potersi affacciare nelle zone alte della classifica e progettare successi. Su carta ovviamente,
La capolista non ha contratti in scadenza, le altre big progettano vittorie blindando i loro elementi migliori. Anche il Matera, che pressa De Rose, ha fatto lo stesso.
Garantire una tranquillità di fondo alla squadra è forse il migliore dei modi per potersi affacciare nelle zone alte della classifica e progettare successi. Su carta ovviamente, perché la matematica e il calcio fanno a pugni dalla notte dei tempi. Inoltre il campo, spesso, si è divertito a sconvolgere risultati scontati come un semplice 2+2. La classifica del girone C rispecchia, grosso modo, gli investimenti fatti dalle società in sede di mercato, con il Cosenza sorpresa vera del campionato. Parlare di progettualità è opinabile, ma altrove le boccate d’alta quota trovano continuità in rinnovi pluriennali già stabiliti. Tra le prime sei squadre che animano la graduatoria, il club del presidente Guarascio è quello che ha meno calciatori sotto contratto e che, se lo riterrà opportuno, dovrà rinegoziare daccapo ogni accordo. Le antagoniste dei Lupi, invece, sanno già quale sarà l’ossatura del futuro. Il caso estremo è il Benevento, dove non c’è atleta che sia a scadenza: è stato lo stesso ds Di Somma a parlarne in un’intervista a CosenzaChannel (clicca qui). Insomma, per farla breve, c’è chi ha già buttato basi solide e chi edificherà di volta in volta la propria chiesa.
BENEVENTO. Sul Sannio nessuno deve preoccuparsi di che santi smuovere tra luglio e agosto. Volendo, c’è già un appuntamento con gli Stregoni il giorno del ritiro. Che sia B o Lega Pro, poco importa.
FOGGIA. Anche allo Zaccheria la sanno lunga. Se non sarà promozione a giugno, vale la pena riprovarci l’anno venturo con quei fenomeni in rosa. Sedici calciatori vantano accordi importanti almeno lunghi altri dodici mesi. Eccezioni sono state fatte per elementi del calibro di Narciso, Gerbo, Floriano, Lodesani e Sarno blindati fino al 2018. Per Biccio Arcidiacono (in foto a destra dopo un gol), Agostinone, Loiacono, Lanzaro, Vacca, Coletti, Riverola, Agnelli e Viola la deadline è fissata a giugno 2017. Fumata bianca nell’aria per Quinto.
CASERTANA. I falchetti, partiti a fari spenti, non hanno lesinato risorse a gennaio per mantenere le posizioni di vertice conquistate nel girone di andata. Giannone, uno degli elementi migliori del girone, ha firmato fino al 2018 e De Marco sta per farlo. Idda, Rainone, Tito, Capodaglio, Matute, Mancosu e Alfageme ok fino al 2017.
COSENZA. Al Marulla quando si parla di rinnovi c’è da tenere sempre a mente il rapporto critico del presidente Guarascio con le lancette dell’orologio. Un giorno rischia di diventare un mese. Ad oggi solo Perina, Saracco, Tedeschi, Blondett, Pinna e Caccetta non vanno a scadenza: sono tutti portieri e difensori, tranne il capitano.
MATERA. Columella non ha esagerato, ma ha dato ugualmente mandato (leggi risorse economiche) al responsabile dell’area tecnica Fernandez di ingaggiare giocatori forti pronti a tenere testa alle prime della classe. La rimonta verso i playoff è quasi completa e non mancano gli elementi che hanno già strappato conferme. Di Lorenzo e Carretta (in foto a sinistra durante un match a Cosenza) addirittura hanno un quadriennale fino al 2019, ma è plausibile che il primo finisca con merito in un club di categoria superiore. Se Casoli non si muoverà dalla Basilicata prima del 2018, tutti gli altri hanno almeno un’altra stagione da vivere in biancazzurro. Solo Bifulco, Tomi e De Rose sono a scadenza. Il centrocampista dal cuore rossoblù è da tempo che ha l’offerta sul tavolo, al momento giusto valuterà ogni cosa. (Antonio Clausi)