Mario Occhiuto presenta il suo programma: «Cosenza capitale della cultura come Matera» (FOTO)
L’ex primo cittadino riempie il cinema “Citrigno”. Presenti i big di Forza Italia e qualche spettatore illustre disinteressato. Applausi quando è stato ricordato Gigi Marulla. Cinema “Citrigno” sold out per l’apertura della campagna elettorale del sindaco uscente Mario Occhiuto, caduto nel febbraio scorso dopo le firme raccolte da 17 consiglieri comunali. L’architetto cosentino, accompagnato nella
L’ex primo cittadino riempie il cinema “Citrigno”. Presenti i big di Forza Italia e qualche spettatore illustre disinteressato. Applausi quando è stato ricordato Gigi Marulla.
Cinema “Citrigno” sold out per l’apertura della campagna elettorale del sindaco uscente Mario Occhiuto, caduto nel febbraio scorso dopo le firme raccolte da 17 consiglieri comunali. L’architetto cosentino, accompagnato nella convention dalla giornalista Iole Perito, che ha ricoperto fino a poco tempo fa il ruolo di portavoce, ha illustrato alcune delle opere realizzate e ha mostrato in un video i cantieri aperti che spera possano concludersi nel più breve tempo possibile. Tra le dichiarazioni più importanti segnaliamo l’ambizione dello stesso a fare diventare la città di Cosenza la prossima capitale della cultura dopo Matera. All’incontro erano presenti i politici Jole Santelli, Roberto Occhiuto, Fausto Orsomarso, Giuseppe Graziano, Diego Tommasi, Luigi De Rose, Eva Catizone, gli ex assessori e consiglieri uscenti che lo hanno sempre sostenuto e in fondo alla sala anche l’ex direttore generale dell’Asp di Cosenza Franco Petramala.
L’ex primo cittadino è arrivato nei pressi del cinema alle ore 18.22 e si è fermato un paio di minuti a rispondere alle domande della Rai e di altre testate giornalistiche che attendevano il suo arrivo. Timidi applausi all’esterno che diventano roboanti quando Occhiuto varca il tendono del “Citrigno” che separa la sala di proiezione dalla zona biglietteria. È Iole Perito ad annunciare il suo ingresso, mentre i suoi sostenitori sventolano alcune bandiere. L’incontro comincia con un video che ripercorre i quattro anni e mezzo di amministrazione, ma gli applausi più spontanei che hanno commosso ed emozionato un po’ tutti sono quelli riservati dal pubblico presente nel momento in cui le immagini proiettavano lo stadio “San Vito” intitolato al Campione, e icona rossoblù, Gigi Marulla scomparso lo scorso luglio.
Occhiuto, nonostante precisi più volte di non essere un politico di razza e quindi di non saper fare veri e propri comizi, parla a ritmo lento illustrando le varie realizzazioni in corso e quelle in cantiere. La platea non si esalta più di tanto ma preferisce ascoltare quelle che sono le dichiarazioni di un sindaco uscente che nel corso della sua avventura amministrativa chiusasi in anticipo pensa di essere vittima di un complotto anche se le critiche o gli attacchi agli avversari non sono previsti nella scaletta del programma. Toni pacati ma grinta, politica s’intende, quasi zero. Ascoltano attentamente i suoi discorsi invece i referenti politici del suo partito, Forza Italia, che lo identifica nonostante lui abbia più volte sottolineato di voler scendere in campo con una lista civica. Civica o meno, il suo schieramento è chiaramente di centrodestra e la presenza di suo fratello e soprattutto della Santelli lo certificano.
Tra il pubblico, tuttavia, ci sono tanti curiosi e in particolare diversi professionisti della città, tra cui molti avvocati del foro di Cosenza come il penalista Gisberto Spadafora, che segue le vicende legali personali del governatore Mario Gerardo Oliverio, deciso a candidarsi con la coalizione che si contrappone al Partito democratico. All’esterno del cinema c’erano l’ex capo di gabinetto Carmine Potestio. Così il suo impegno passato e quello futuro si concretizza citando la parola “fare” che secondo Occhiuto racchiude quanto di buono dovrebbe “fare” – scusate il gioco di parole – un bravo amministratore. Certo, questi quattro anni e mezzo non sono stati rose e fiori, anzi. Le battaglie interne alla sua maggioranza e i bolidi sferrati dalla minoranza hanno portato più di un problema all’architetto che negli ultimi mesi è stato oggetto di attacchi riguardo le inchieste della Procura di Cosenza relativi agli appalti sotto soglia affidati ad alcune ditte. Il suo vanto, però, sono piazza Bilotti, il campo Rom e altre opere come il Ponte di Calatrava e il funzionamento a tutti gli effetti del Castello Svevo. Senza dimenticare le ricerche del tesoro di Alarico, strumento di marketing che potrebbe dare – dal suo punto di vista – un ulteriore afflusso di turisti negli anni avvenire. E infine i Bocs Art e le citazioni sulle più importanti riviste d’arte contemporanea.
Come abbiamo fatto con Lucio Presta, senza soffermarci oltre sulla convention, approfondiamo un attimo la questione relativa alla reale forza in campo di Occhiuto e dei suoi alleati. Rispetto a cinque anni fa ha perso pezzi da novanta come le famiglie Gentile e Morrone e nulla ha aggiunto al suo gruppo. Sulla carta, e numeri alla mano, i voti delle scorse elezioni – tolti i big citati poc’anzi – potrebbero non bastare per vincere. In soccorso di Occhiuto, tuttavia, potrebbe arrivare il cosiddetto “voto popolare” (meglio identificato come voto d’opinione), ovvero quel nutrito bacino di elettorali che cinque anni fa non votò l’architetto ma lo schieramento di centrosinistra. E il “voto d’opinione” a quel punto potrebbe soffiare in favore di Occhiuto, sempre che le voci di strada, ossia quelle che definiscono Mario come un buon sindaco, siano vere. Se tutto questo fosse falso, allora le possibilità di vittoria si ridurrebbero al lumicino. Se invece arrivasse una catastrofe giudiziaria che colpirebbe vari comparti della politica cittadina, i discorsi che facciamo e che si sentono su corso Mazzini andrebbero a farsi benedire. I giochi, a quel punto, si riaprirebbero fermo restando che un’inchiesta della Dda su Cosenza potrebbe giungere sulla città come un ciclone che rade al suolo qualsiasi cosa che incontra sul suo cammino. E le previsioni “metereologiche” non sono affatto buone.
Detto ciò, Occhiuto ha già annunciato che ci saranno altri appuntamenti con la cittadinanza, mentre la sua addetta stampa ha spiegato che a breve si terrà una tavola rotonda con i direttori delle testate giornalistiche locali. Infine una curiosità: davanti al “Citrigno” c’erano gli esponenti della lista Hettaruzzo Hebdo che nei giorni scorsi hanno presentato la candidatura a sindaco di Vincenzo “Guru” Iaconianni. Insieme a lui Giuseppe Febbraio, Nunzio Scalercio e Antonello Anzani. (redazione politica)
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