“Sistema Rende”, scarcerato Umberto Di Puppo. Domiciliari per Adolfo D’Ambrosio
Il Riesame di Catanzaro esprime il suo parere sulle istanze di scarcerazione presentate dagli avvocati degli indagati. Per l’uomo attualmente detenuto al 41bis cambia poco, perché rimane in carcere per il procedimento penale “Vulpes” Dopo la scarcerazione di Umberto Di Puppo, il Tribunale del Riesame di Catanzaro nella giornata di oggi ha notificato la revoca della
Il Riesame di Catanzaro esprime il suo parere sulle istanze di scarcerazione presentate dagli avvocati degli indagati. Per l’uomo attualmente detenuto al 41bis cambia poco, perché rimane in carcere per il procedimento penale “Vulpes”
Dopo la scarcerazione di Umberto Di Puppo, il Tribunale del Riesame di Catanzaro nella giornata di oggi ha notificato la revoca della custodia in carcere per Adolfo D’Ambrosio, attualmente al 41bis, disponendo per lo stesso la misura degli arresti domiciliari. Ma l’indagato, detenuto per “Vulpes”, continuerà a rimanere in cella. È accusato di aver procacciato i voti per Sandro Principe e altri politici rendesi e di aver avuto delle agevolazioni per l’appalto del bar Colibrì. Tutti elementi accusatori che sono elencati nell’inchiesta della Dda, denominata “Sistema Rende”, coordinata dal pubblico ministero Pierpaolo Bruni. Ricordiamo che i giudici del tribunale della Libertà nella scorsa settimana avevano scarcerato l’ex assessore provinciale Pietro Paolo Ruffolo, l’ex sindaco di Rende Umberto Bernaudo, l’ex assessore comunale Giuseppe Gagliardi, l’ex consigliere regionale Rosario Mirabelli, il «factotum» di Mirabelli, Marco Paolo Lento, e il presunto esponente di spicco del clan “Lanzino”, Francesco Patitucci. L’ultimo verdetto in attesa di essere definito è quello riguardante la posizione di Michele Di Puppo. (redazione cronaca)
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