venerdì,Marzo 29 2024

Detenuto con problemi psichiatrici tenta di aggredire due agenti nel carcere di Rossano

Lo ha reso noto il Sappe attraverso il segretario generale Durante e al segretario nazionale Bellucci. «Dopo la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, molti dei detenuti con problemi psichiatrici gravi, dovranno continuare a essere gestiti nelle case circondariali» Due agenti di polizia penitenziaria sono stati feriti da un detenuto ristretto nel carcere di Rossano. Lo

Detenuto con problemi psichiatrici tenta di aggredire due agenti nel carcere di Rossano

Lo ha reso noto il Sappe attraverso il segretario generale Durante e al segretario nazionale Bellucci. «Dopo la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, molti dei detenuti con problemi psichiatrici gravi, dovranno continuare a essere gestiti nelle case circondariali»

Due agenti di polizia penitenziaria sono stati feriti da un detenuto ristretto nel carcere di Rossano. Lo hanno reso noto Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Damiano Bellucci, segretario nazionale dello stesso sindacato di categoria. L’uomo, in evidente stato di agitazione, utilizzando la sua branda sarebbe riuscito a sfondare il cancello della porta d’ingresso della cella, uscendo nel corridoio, dove avrebbe tentato di aggredire un assistente della Polizia penitenziaria. Grazie al pronto intervento degli altri agenti è stato immobilizzato, ma nella colluttazione è riuscito comunque a ferire due assistenti, uno ad uno zigomo e l’altro ad una gamba. Le ferite sono state giudicate guaribili in dieci giorni, dai medici del pronto soccorso cittadino. Il detenuto è stato visitato dallo psichiatra convenzionato con il carcere, il quale avrebbe riscontrato un evidente scompenso psichiatrico, tale da richiedere, con ogni probabilità, un trattamento sanitario obbligatorio. «I detenuti con problemi psichiatrici ristretti nelle carceri italiane – scrivono i due sindacalisti – sono tanti, con patologie che, spesso, non vengono riscontrate immediatamente. Dopo la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, molti dei detenuti con problemi psichiatrici gravi, dovranno continuare a essere gestiti nelle case circondariali, atteso che nelle REMS possono essere collocati solo coloro ai quali è stata applicata la misura di sicurezza derivante dall’incapacità di intendere e di volere».

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