giovedì,Gennaio 16 2025

“Welcome Refugees” non è uno slogan. Il Cosenza gioca a calcio coi migranti [VIDEO]

Ieri pomeriggio Arrighini, Fiordilino, Parigi e Vutov hanno visitato il centro sociale che ospita nel cuore della città i ragazzi provenienti da altre nazioni. Non poteva restare solo uno striscione coloratissimo esposto sui gradini delle tribune del Marulla. Avrà pensato questo il Cosenza calcio che ieri pomeriggio dopo l’allenamento ha fatto una capatina al Centro

“Welcome Refugees” non è uno slogan. Il Cosenza gioca a calcio coi migranti [VIDEO]

Ieri pomeriggio Arrighini, Fiordilino, Parigi e Vutov hanno visitato il centro sociale che ospita nel cuore della città i ragazzi provenienti da altre nazioni.

Non poteva restare solo uno striscione coloratissimo esposto sui gradini delle tribune del Marulla. Avrà pensato questo il Cosenza calcio che ieri pomeriggio dopo l’allenamento ha fatto una capatina al Centro Sociale Rialzo nel cuore della città portando con sé maglie da gioco e quanto potesse ormai risultare superfluo nei magazzini dello stadio. E’ lì che ogni giorno si dice per davvero buongiorno ai migranti presenti sul territorio e che quel “Welcome Refugees” assume un carattere sociale estremo. Così d’un tratto, intorno alle 18.30, ci si è ritrovati in mezzo ad un vero match. Da un lato Vutov, Parigi, Arrighini e Fiordilino, dall’altro bambini e ragazzi provenienti da ogni parte del mondo. La gioia e la felicità regalata non ha prezzo alcuno e gli sguardi dei bimbi la dicono lunga su come il Cosenza si sia fatto dei nuovi supporter…
Questa la nota divulgata da Via degli Stadi. “Se rivolgi lo sguardo soltanto un po’ più in là scoprirai un mondo completamente diverso. Se abbassi lo sguardo incrocerai gli occhi di un bambino e il suo sorriso… L’allenamento è finito da qualche minuto e i calciatori del Cosenza sono attesi dai ragazzi che frequentano i centri Rialzo e Moci. Sono i bambini che domenica hanno tifato per i lupi dalla Tribuna B. Oggi indossano le maglie rossoblù e hanno voglia di giocare. Il pallone è consumato e anche un po’ sgonfio, ma dopo un po’ di palleggi e qualche dribbling che alza la polvere, il cuore si riempie di gioia!“. Ecco il video che racconta il pomeriggio di ieri.