Non poteva rientrare in Italia, la polizia arresta un romeno: condannato
La Squadra Volante della Questura di Cosenza, controllando gli autobus di linea provenienti dall’est Europa, ha verificato la presenza di un cittadino romeno che a suo carico aveva un provvedimento di allontanamento dal territorio italiano La Polizia di Stato ha effettuato numerosi servizi di controllo e osservazione a persone e mezzi provenienti dai paesi dell’est
La Squadra Volante della Questura di Cosenza, controllando gli autobus di linea provenienti dall’est Europa, ha verificato la presenza di un cittadino romeno che a suo carico aveva un provvedimento di allontanamento dal territorio italiano
La Polizia di Stato ha effettuato numerosi servizi di controllo e osservazione a persone e mezzi provenienti dai paesi dell’est Europa, prestando particolare attenzione agli aspetti inerenti il terrorismo internazionale ed al monitoraggio delle rotte balcaniche, come disposto in sede di “tavolo tecnico” dal Questore Luigi Liguori. In particolare, nella giornata di ieri, la Squadra Volante ed il Reparto Prevenzione Crimine Calabria Settentrionale, hanno proceduto al controllo di un autobus di linea internazionale con targa rumena con a bordo 42 persone. All’esito delle verifiche e degli accertamenti è stato individuato un cittadino rumeno con a carico un provvedimento di allontanamento dal territorio italiano e divieto di reingresso emesso dal Prefetto di Palermo nello scorso anno. Lo stesso, accompagnato presso gli uffici della Questura di Cosenza, è stato identificato compiutamente in Gheorghe Vrancianu nato in Romania nel 1970 con a carico diversi precedenti di polizia, tra cui una condanna per tentato omicidio e una per evasione dagli arresti domiciliari. In considerazione della pericolosità del soggetto e della violazione del divieto di reingresso sul territorio nazionale, ex art. 20 Dec. Leg. 30/2007, lo stesso è stato tratto in arresto e condotto davanti dell’autorità giudiziaria per la celebrazione del rito direttissimo che si è concluso con la convalida dell’arresto e la condanna a otto mesi di reclusione. Nella mattinata odierna è stato eseguito l’accompagnamento coattivo alla frontiera da parte di personale della Questura di Cosenza.
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