Cosenza, a Guarascio piace il ds del Como Dolci. E a pranzo incontra Meluso e Roselli
– di Antonio Clausi – Tra i due già da un paio di anni c’è un rapporto di reciproca stima. Il direttore dei lariani è però legato al suo club fino al 2018. A tenere banco in casa Cosenza sono le posizioni di Meluso e Roselli, legate tra loro e subordinate alla volontà del numero uno
– di Antonio Clausi –
Tra i due già da un paio di anni c’è un rapporto di reciproca stima. Il direttore dei lariani è però legato al suo club fino al 2018.
A tenere banco in casa Cosenza sono le posizioni di Meluso e Roselli, legate tra loro e subordinate alla volontà del numero uno di Via degli Stadi. Molto dipenderà da ciò che i tre si diranno domani a pranzo. Il rompete le righe per i calciatori è stato fissato, infatti, all’Hotel Biafora di San Giovanni in Fiore intorno alle 13 dove ci sarà lo staff al completo. Ad ogni modo, qualora si optasse per un cambiamento e una nuova rivoluzione, c’è già un nome da accostare ai rossoblù per il ruolo di responsabile dell’area tecnica.
Il PROFILO SCELTO. Giovanni Dolci è un profilo che piace a Guarascio già da qualche stagione. E’ l’attuale direttore sportivo del Como, blindato da altri due anni di contratto. Dopo la clamorosa promozione in Serie B dello scorso giugno, non è riuscita ai lariani l’impresa di salvarsi dalla retrocessione. Il ds già in passato fu accostato al Cosenza e non è un mistero che vide Guarascio prima di rinnovare con la sua attuale squadra. E’ legato al patron dei Lupi da un rapporto di cordialità, tanto da non farne mistero in un’intervista rilasciata prima della gara di Coppa Italia disputata in Calabria (clicca qui). “Ho un bel rapporto con lui – disse – ma dire che sono stato vicino è un parolone. Al momento sto benissimo a Como, ma in futuro non si sa mai. Cosenza è una piazza straordinaria per fare calcio, questo è fuori discussione”. A distanza di 12 mesi da quelle parole qualcosa potrebbe cambiare, anche se non si troveranno mai conferme dirette per via del legame con i lombardi. Ciò che è certo è il rapporto di stima tra i due manifestatosi a vicenda anche in seguito alla finale del San Vito.
ADDII PER NULLA SCONTATI. Se Roselli ha un contratto, la posizione di Meluso non è definita. La volontà di tecnico e direttore sportivo, tuttavia, è comune: progetto ambizioso oppure addio. Tutto dipende da Guarascio che rischia di perderli entrambi nonostante l’allenatore abbia firmato fino al 2017. Le rescissioni sono all’ordine del giorno e se il trainer umbro dovesse capire di non poter ripetere o migliorare il campionato terminato sabato, ne parlerebbe al presidente con l’onestà che lo contraddistingue. Su di lui c’è il Pavia, ma, prima di affrontare un discorso con la proprietà cinese, di acqua sotto i ponti dovrà scorrerne tanta. Di certo un accordo pluriennale potrebbe ingolosire maggiormente il Santo, ma si è nel campo delle ipotesi. Di certo c’è che Meluso lavorerà per il Cosenza fino al 30 giugno, poi toccherà a Guarascio spiegare alla città che fare. Il rischio, concreto, è che faccia passare settimane preziose come al suo solito tergiversando sul da farsi. Questa, purtroppo, non sarebbe una novità.