L’INCHIESTA | Dal Pd ai Cinque Stelle: piogge di critiche per Occhiuto
Magorno e Guglielmelli sono convinti che i cittadini di Cosenza «terranno conto nel voto per le prossime elezioni amministrative di quanto sta succedendo a palazzo dei Bruzi e volteranno pagina». I Gentile: «Avevamo già detto tempo fa che le elezioni comunali in questo clima non sarebbero state né legittime né democratiche» «La notizia della perquisizione
Magorno e Guglielmelli sono convinti che i cittadini di Cosenza «terranno conto nel voto per le prossime elezioni amministrative di quanto sta succedendo a palazzo dei Bruzi e volteranno pagina». I Gentile: «Avevamo già detto tempo fa che le elezioni comunali in questo clima non sarebbero state né legittime né democratiche»
«La notizia della perquisizione da parte della Guardia di Finanza negli uffici del comune di Cosenza nell’ambito di una inchiesta in merito a presunte “ditte amiche” a Palazzo dei Bruzi, non ci sorprende. La situazione del Comune cosentino è stata anche oggetto di una nostra interrogazione parlamentare che è rimasta fin qui senza risposta». Sono le parole di Ernesto Magorno, deputato del Pd, e Luigi Guglielmelli, segretario provinciale del Pd. «Siamo certi – continuano i due esponenti del Pd – che la magistratura e le forze di polizia andranno fino in fondo con le indagini. Siamo anche sicuri che i cittadini terranno conto nel voto per le prossime elezioni amministrative di quanto sta succedendo a palazzo dei Bruzi e volteranno pagina». A rincarare la dose ci pensa Enza Bruno Bossio: «L’ex sindaco di Cosenza la smetta di fare la vittima. È la città di Cosenza la vera vittima di una cattiva amministrazione. Il “modello Occhiuto” vacilla non per iniziativa della magistratura ma perché i nodi vengono al pettine. In questi anni sono state dilapidate risorse e non realizzate opere strategiche per la crescita urbana. Lo scioglimento anticipato del consiglio comunale ha evitato che si reiterasse questo metodo». E ancora: «In parlamento – ha concluso la deputata dem – abbiamo presentato ben due interpellanze perché emerge una corposa questione democratica che non si risolve nella polemica elettorale ma è destinata a pesare fortemente sulla vita del Comune ancora di più dopo il 5 giugno».
QUI GENTILE. «Gli avvenimenti inerenti il Comune di Cosenza impongono una profonda e seria riflessione. Lo stato di difficoltà politica dell’amministrazione uscente era a tutti noto, ma sinceramente non potevamo ipotizzare che si arrivasse a contestare al “cerchio magico” dell’ex sindaco e ai suoi strettissimi collaboratori il reato di abuso in atti d’ufficio e corruzione, con relative perquisizioni presso il Comune e le abitazioni dei dirigenti e degli imprenditori coinvolti nell’inchiesta». I Gentile aggiungono altri indizi. «Il dato che emerge è sconcertante, si parla di assegnazioni di lavori per svariati milioni di euro, affidati senza alcuna gara d’appalto e ripartiti con metodo corruttivo tra le varie imprese locali, tutte collegate strettamente all’amministrazione comunale uscente». «Avevamo già detto tempo fa che le elezioni comunali in questo clima non sarebbero state né legittime né democratiche. Ciò nonostante, gli stessi personaggi “chiacchierati” da mesi si sono tutti inseriti nella competizione elettorale, creando turbamento e sconcerto nella pubblica opinione. Se un consiglio possiamo dare all’ex sindaco, in tutta sincerità e senza strumentalizzazione alcuna, è che in casi così drammatici al fine di poter dimostrare la propria correttezza non c’è altra via che fare un passo indietro e lasciare alla magistratura ed agli inquirenti di fare il proprio lavoro con serenità e rispetto istituzionale».
QUI CINQUE STELLE. «Il MoVimento 5 Stelle denunciava in tempi non sospetti l’opacità nella gestione degli affidamenti di lavori del Comune di Cosenza ed invita la cittadinanza a spezzare ogni vincolo fiduciario con la vecchia politica cittadina» si legge in una nota stampa dei grillini. «Il MoVimento 5 Stelle apprende con preoccupazione, ma senza stupore, la notizia che la Guardia di Finanza stia svolgendo indagini e perquisizioni per corruzione e abuso d’ufficio nei confronti di dirigenti del Comune di Cosenza, professionisti e imprenditori, in ragione di lavori affidati dal Comune di Cosenza durante l’ormai cessata amministrazione Occhiuto. Il M5S ha esposto alla Procura della Repubblica, in tempi non viziati da interessi elettorali, numerosi dubbi sulla gestione poco trasparente dell’affidamento di appalti da parte dell’amministrazione Occhiuto. La necessità di legalità e trasparenza nella gestione della cosa pubblica sono imperativi che il M5S persegue seriamente con attività costanti e concrete e non mere operazioni di facciata per motivi di contingente convenienza partitica». Coscarelli non ha dubbi sulla bontà della lista M5S: «La bufera che imperversa sul Comune di Cosenza ci consolida nella convinzione della bontà dell’azione politica che abbiamo fin qui portato avanti», mentre il senatore Nicola Morra conclude: «Inchieste e perquisizioni al Comune di Cosenza ci restituiscono il quadro di una politica locale poco trasparente ed attenta alla soddisfazione di interessi privati più che di interessi collettivi. La campagna elettorale dei partiti viene portata avanti tra alleanze improbabili, meri slogan e la promessa di opere faraoniche delle quali è chiaro solo l’ingente costo economico, ma non la reale utilità per la cittadinanza. Questa classe politica appartenente a partiti che hanno governato a lungo le amministrazioni locali e regionali, senza lasciare alcun segno positivo, non possono costituire un’occasione di sviluppo per la città. Un’alternativa valida e nuova a questo scenario incancrenito è il MoVimento 5 Stelle».