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AMMINISTRATIVE 2016 | Guerini: «Guccione come Morata, farà il gol decisivo per le elezioni» [Audio]

Il vice segretario nazionale del Partito democratico lancia il candidato a sindaco di Alleanza civica progressista che rincara la dose: «Siamo avanti di due punti su Occhiuto». E Magorno è sicuro: «Campagna elettorale liscia come l’olio». Intanto si lavora per la visita di Matteo Renzi Da milanista e nella veste di vice segretario nazionale del

AMMINISTRATIVE 2016 | Guerini: «Guccione come Morata, farà il gol decisivo per le elezioni» [Audio]

Il vice segretario nazionale del Partito democratico lancia il candidato a sindaco di Alleanza civica progressista che rincara la dose: «Siamo avanti di due punti su Occhiuto». E Magorno è sicuro: «Campagna elettorale liscia come l’olio». Intanto si lavora per la visita di Matteo Renzi

Da milanista e nella veste di vice segretario nazionale del Pd Lorenzo Guerini la butta sul calcio: «Auguro a Carlo Guccione di fare come Morata: anche se è entrato a partita in corso ha segnato il gol decisivo». Il paragone ovviamente è con le elezioni comunali di Cosenza che sono al giro di boa. Mancano meno di quindici giorni al voto e gli schieramenti sono in fermento. L’Alleanza civica progressista appoggia la candidatura a sindaco del consigliere regionale che nella sala dell’Italiana Hotels stamattina è andato oltre l’auspicio di Guerini: «Siamo davanti a Occhiuto di due punti». Magorno qualche minuto prima aveva aggiunto che la campagna elettorale in corso «sta andando liscia come l’olio». Insomma nel Pd c’è un pieno di ottimismo, al netto dei risultati dei sondaggi che le coalizioni tengono conservati nel cassetto. In questa fase sono tutti vincitori e in pubblico se ne dicono di tutti i colori. magorno guccione e guerini

Il segretario provinciale del Pd Luigi Guglielmelli ha aperto il dibattito, concentrandosi sull’attenzione riservata dal Governo nazionale a Guccione: «Noi puntiamo su una squadra di governo», mentre il segretario regionale, ex sindaco di Diamante, ha usato un’affermazione («i cittadini presenteranno il conto») che in realtà spesso si usa per dire il contrario. Magorno voleva dire che la maggioranza dei cosentini voterà per Guccione ed invece n’è uscito fuori un mezzo pasticcio. Poi è stata la volta di Guccione: «Sono contentissimo della presenza di Lorenzo Guerini a Cosenza, è importante che lui sia qui». Entrando nel merito ha ribadito che «è facile aggiustare qualche marciapiede ma non è questo che ti rende un buon sindaco», perché il suo progetto “La Grande Cosenza” è molto più ambizioso. «Vogliamo rilanciare la città e renderla credibile e autorevole come ai tempi di Gullo, Misasi e Mancini. Cosenza ha storia, cultura e necessita di avere grandi opere al suo interno come la metropolitana leggera». Ma il sogno di Guccione che «deve passare attraverso una consiliatura costituente» è quello del Comune unico con Rende, poiché «un territorio che esprime simili potenzialità, vedi l’Unical, non può essere frenato dai soliti campanilismi». Ed ecco i numeri (di parte). «Posso affermare che stiamo rimontando e devo ringraziare tutti: dai dirigenti alle liste, in particolare alle liste civiche. Siamo due punti avanti ad Occhiuto» che non attacca in merito alle notizie di stampa circa l’inchiesta della Procura «perché io sono garantista con gli amici e gli avversari» ma sottolinea come abbia preteso che «le nostre liste fossero presentate in appuntamenti pubblici. Non ho visto fare altrettanto da Occhiuto. Chi ha candidato nelle sue liste?». L’appoggio del Governo è evidente e su questo punto Guccione gioca in casa: «Cosenza non può perdere l’opportunità che un Governo dopo 20 anni ha rimesso al centro il Mezzogiorno e la Calabria. Siamo gli unici che possiamo garantire una filiera istituzionale con Roma». La campagna elettorale si fa anche attraverso i social network, ma per il candidato a sindaco del Pd è arrivato il momento di andare casa per casa: «Lasciamo stare i social network, le nostre liste hanno ancora una credibilità. Magari prima ci offrono il caffè e ci prendono a male parole, ma poi ci ascoltano e capiscono i nostri progetti». Più che Morata spera di fare come Gimondi: «Quando iniziava la salita era fantastico, noi siamo sulla strada giusta».

tavolo guerini Lorenzo Guerini, ovviamente, non poteva che raccordare l’orchestra: «Guccione merita tutta l’attenzione della dirigenza nazionale, noi ringraziamo lui e non il contrario. La sua disponibilità immediata alla richiesta delle forze che lo sostengono è un atto di generosità verso il Pd che oggi a Cosenza tiene unito il centrosinistra», perché «quando fai il sindaco devi amministrare per i cittadini e operare secondo coscienza». E ancora: «La politica è rapporto con le persone non con la rete: democrazia è rapporto con le persone e favorire la partecipazione». Infine due battute sull’affermazione di Speranza che nei giorni scorsi aveva detto che i candidati a sindaco del Pd non devono farsi foto con Verdini: «Innanzitutto la segreteria nazionale non ha dato direttive precise su come formare le coalizioni per le amministrative, i territori decidono autonomamente, mentre a Speranza come a Orfini dico che le battute polemiche di carattere nazionale in questo momento sono da evitare. Ne discuteremo al nostro interno quando affronteremo il futuro del Pd. Le elezioni diranno se le foto con Verdini saranno state scelte felici o meno». E infine Guerini chiede «un po’ di coerenza politica, non si può contestare le alleanza e la legge» e tornando a Cosenza conclude: «Guccione ha statura e cultura politica, non ha bisogno di foto con altri». All’incontro eran0 presenti l’ex sindaco di Cosenza Salvatore Perugini, il sindaco di Trebisacce e Alessandria del Carretto, l’ex deputato Franco Laratta, l’ex presidente del Consiglio regionale Tonino Scalzo, le deputate Enza Bruno Bossio e Stefania Covello, il consigliere regionale Mimmo Bevacqua, Marco Valente dei Giovani Democratici, i candidati alla carica di consigliere comunale Bianca Rende e Medina Tursi Prato e i dem rendesi Pasquale Verre e Cesare Loizzo. Verso la fine è arrivato anche Franz Caruso, capolista del Psi, che ha salutato affettuosamente Lorenzo Guerini. Infine l’organizzazione di Alleanza civica progressista sta lavorando per il rush finale: l’intenzione del Pd è quella di calare l’asso Matteo Renzi. Vedremo se ci riusciranno. (a. a.)

 

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