giovedì,Marzo 28 2024

AMMINISTRATIVE 2016 | Paolini e la trasparenza amministrativa: «Tutti gli atti saranno pubblici»

Il candidato a sindaco, sostenuto da sei liste civiche, sfiora l’argomento circa l’inchiesta della Procura di Cosenza sugli affidamenti diretti della passata amministrazione Occhiuto e alza il tono del confronto politico, citando la Costituzione: «I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore» Enzo Paolini, Giuseppe Mazzuca e

AMMINISTRATIVE 2016 | Paolini e la trasparenza amministrativa: «Tutti gli atti saranno pubblici»

Il candidato a sindaco, sostenuto da sei liste civiche, sfiora l’argomento circa l’inchiesta della Procura di Cosenza sugli affidamenti diretti della passata amministrazione Occhiuto e alza il tono del confronto politico, citando la Costituzione: «I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore»

Enzo Paolini, Giuseppe Mazzuca e Sergio Nucci uno di fianco all’altro per parlare di trasparenza e legalità, nella giornata in cui ricorre l’anniversario della morte del magistrato Giovanni Falcone, di sua moglie e della scorta. La coalizione che sostiene l’avvocato cosentino tira fuori il petto e ricorda come l’unica vera opposizione al “modello Occhiuto” sia stata la loro. I tre politici, nella sala del Hotel Royal, hanno ricordato tutte le denunce fatte negli ultimi cinque anni rispetto alla scelta di affidare i lavori sotto soglia e per opere – secondo loro – che non rientrano nei requisiti di imprevedibilità e somma urgenza. Due aspetti che ovviamente sono agli atti dell’inchiesta condotta dalla Procura di Cosenza, coordinata dal procuratore aggiunto facente funzioni Marisa Manzini. Tuttavia, in questo momento parlare di indagini in corso senza conoscere gli atti e oltretutto senza conoscere le accuse nel loro insieme potrebbe non essere opportuno se poi, alla lunga, gli accertamenti investigativi volti a dimostrare la consumazione del reato di abuso d’ufficio – ma nel caso specifico vi è anche quello di corruzione – finiscono in un nulla di fatto. Vedi Coop B. Sta di fatto che Mazzuca e Nucci puntano sul concetto di legalità e trasparenza amministrativa: «Oggi siamo costretti a fare questa conferenza stampa – afferma Mazzuca – perché sono venuti fuori elementi che avevamo denunciato in passato. Il Comune di Cosenza è un agglomerato situazione strane: tutto quello che è uscito fuori, ne siamo a conoscenza per il lavoro svolto da Sergio Nucci e dai volontari che lo hanno coadiuvato». E ancora: «Solo una domanda c’era da fare: perché non si può fare una gara pubblica? Noi per fortuna siamo riusciti a bloccare questo andazzo. Io stesso – riferisce Mazzuca – mi sono recato alla Guardia di Finanza portando gli atti alla commissione controllo e garanzia e poi ho ricevuto le minacce. Noi, però, non ci facciamo chiudere la bocca da nessuno, Paolini istituirà la delega alla trasparenza. Se un dirigente in una notte fa 61 determine bisogna bloccarlo e se i soldi sono dati sempre alla stessa ditta è necessario denunciare». paolini mazzuca e nucci

Nucci è il responsabile del sito buongiornocosenza.it e ricorda prima a se stesso e poi ai presenti di aver «pubblicato 15377 atti: delibere di giunta e di consiglio». E ancora: «Dopo il 6 giugno ci sarà più trasparenza e oggi posso affermare di essere contento di aver dato il mio piccolo contributo per la legalità». Il candidato a sindaco Paolini annuncia che il sito del Comune sarà ultra trasparente e non solo: «Metteremo il servizio della diffusione televisiva e via streaming, pubblicando tutto senza censure». Sulle indagini della Procura di Cosenza dice: «Quello che fa la magistratura non ci riguarda, perché da garantista convinto sottolineo che per tutti vale la presunzione di innocenza». Ma il passaggio relativo all’inchiesta sugli appalti viene “aggirato” con una citazione speciale: l’articolo 54, ultimo comma, della Costituzione: «I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore». Tradotto: la politica agisca nell’interesse dei cittadini rispettando le regole. Rispondendo a una domanda dei cronisti tuttavia entra nel merito della questione: «Anche il 4% sarebbe motivo di discussione, non ha senso cambiare una lampadina o la tenda in una stanza di un cancelliere. Qual è l’urgenza?».

Guccione poche ore prima aveva dichiarato di aver due punti di vantaggio su Occhiuto, Mazzuca – oggi avversario politico ma da sempre amico del consigliere regionale – sceglie i numeri da fantacampagna elettorale: «Io dico che la matematica non è un’opinione. Se diamo retta ai calcoli degli altri siamo oltre il 100%, quasi al 160% e noi non ci siamo contati», mentre Paolini ricorda che «il mio mentore politico è stato Marco Pannella», chiarendo che oggi il centrosinistra non può essere quello rappresentato da Guccione che tiene insieme «Verdini, Morrone e Mancini junior», poiché quella coalizione non può essere minimante paragonata all’alleanza del 1993 quando la Destra liberare appoggio Giacomo Mancini senior. Una stilettata anche a Guerini che aveva ribadito come l’Alleanza civica progressista rappresenti il centrosinistra cittadino: «Guerini è un po’ confuso perché parla e si muove a seconda delle proprie esigenze. Dimentica che nel marzo del 2013 quando dovemmo votare per il nuovo presidente della Repubblica Bersani trovò l’intesa con Berlusconi sul nome di Franco Marini e mi ricordo benissimo che Guerini venne a dire che loro accordi con Verdini e Silvio non ne avrebbero mai fatti». Poi Paolini ha annunciato il suo “no” al referendum costituzionale. La sua idea di rilancio dell’area adiacente alla nascente piazza Bilotti: «Per principio sono contro gli abbattimenti, come quello del Jolly. Su piazza Bilotti posso dire che non è un’opera nuova. Noi l’avevamo pensata 25 anni fa grazie a un architetto di Rogliano. Non la realizzammo perché pensavamo che dovesse essere inserita in un progetto d’insieme che riguardava la gestione dei trasporti. Tutto deve essere discusso e proposto in Consiglio comunale, anche la metropolitana leggera». Infine ultima battuta sulle scelte amministrative: «Toglieremo le macchine agli assessori». (a. a.)

 

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