martedì,Dicembre 3 2024

“SISTEMA RENDE” | La Dda chiude le indagini ed esclude le elezioni comunali

Emesso l’avviso del 415bis a carico di Principe, Ruffolo, Mirabelli, Bernardo, Gagliardi, Lento, Patitucci, D’Ambrosio e i Di Puppo. La pubblica accusa eserciterà l’azione penale solo per le elezioni provinciali del 2009 e le elezioni regionali del 2010 La Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro ha chiuso le indagini sulle presunte commistioni tra la politica rendese

“SISTEMA RENDE” | La Dda chiude le indagini ed esclude le elezioni comunali

Emesso l’avviso del 415bis a carico di Principe, Ruffolo, Mirabelli, Bernardo, Gagliardi, Lento, Patitucci, D’Ambrosio e i Di Puppo. La pubblica accusa eserciterà l’azione penale solo per le elezioni provinciali del 2009 e le elezioni regionali del 2010

La Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro ha chiuso le indagini sulle presunte commistioni tra la politica rendese e il clan “Lanzino” di Cosenza. Presunti scambi di favore e assunzioni di boss nelle cooperative comunali in cambio di voti per le elezioni comunali, provinciali e regionali. Tuttavia, rispetto all’ordinanza di custodia cautelare, vergata nei mesi scorsi dal gip Distrettuale Carlo Saverio Ferraro, il pm Pierpaolo Bruni, che ha firmato l’avviso del 415bis insieme al procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri e al procuratore aggiunto Vincenzo Luberto, ha scritto che «l’azione penale non sarà esercitata per gli episodi relativi alle competizioni elettorali del 1999, del 2004 e 2006» perché i presunti reati sarebbero già prescritti, per cui rimangono al vaglio degli inquirenti e dei giudici solo le elezioni provinciali del 2009 e le regionali del 2010. Nell’inchiesta denominata “Sistema Rende” sono coinvolti l’ex sottosegretario Sandro Principe, l’ex assessore provinciale Pietro Ruffolo, l’ex sindaco di Rende Umberto Bernaudo, l’ex assessore comunale di Rende Giuseppe Gagliardi, l’ex consigliere regionale Rosario Mirabelli, il suo “factotum” Marco Paolo Lento e i due esponenti di spicco della cosca “Lanzino” Francesco Patitucci e Adolfo D’Ambrosio, nonché i due presunti affiliati del clan stesso Umberto e Michele Di Puppo. Gli indagati ora avranno venti giorni di tempo per depositare eventuali memorie difensive, periodo di tempo che servirà alla pubblica accusa per formulare la richiesta di rinvio a giudizio. Nel collegio difensivo vi sono gli avvocati Franz Caruso, Francesco Tenuta, Franco Sammarco, Marco Amantea, Francesco Calabrò, Giancarlo Pittelli, Giovanni Merante, Luigi Gullo, Laura Gaetano e Giuseppe Manna. (a. a.)

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