giovedì,Gennaio 16 2025

Procura di Cosenza sotto organico, dal 2017 solo sei magistrati?

L’allarme è stato lanciato dal procuratore generale di Catanzaro Raffaele Mazzotta. L’Ufficio guidato dal procuratore capo Mario Spagnuolo entro la fine del 2016 dovrebbe perdere altri pezzi: Casciaro è in pole position per assumere l’incarico di procuratore aggiunto di Palmi. La Procura di Cosenza è sotto organico. Già lo era ai tempi di Dario Granieri,

Procura di Cosenza sotto organico, dal 2017 solo sei magistrati?

L’allarme è stato lanciato dal procuratore generale di Catanzaro Raffaele Mazzotta. L’Ufficio guidato dal procuratore capo Mario Spagnuolo entro la fine del 2016 dovrebbe perdere altri pezzi: Casciaro è in pole position per assumere l’incarico di procuratore aggiunto di Palmi.

La Procura di Cosenza è sotto organico. Già lo era ai tempi di Dario Granieri, ex procuratore capo oggi in pensione, e lo sarà ancora di più nel prossimo futuro. L’emigrazione di magistrati è iniziata con l’addio del pm Paola Izzo, mentre dopo un anno sono andati via dal quarto piano del tribunale di Cosenza Salvatore Di Maio, passato alla Procura generale, e Domenico Assumma, in forza alla Procura ordinaria di Catanzaro, guidata dal procuratore capo Nicola Gratteri. Pochi mesi fa invece è toccato al magistrato Antonio Cestone trasferirsi presso la Corte di Appello di Catanzaro, sezione Lavoro, e nei prossimi mesi sarebbero in programma altre partenze. I prossimi a lasciare infatti la Procura di Cosenza dovrebbero essere i pubblici ministeri Giuseppe Casciaro, favorito per il ruolo di procuratore aggiunto della Procura di Palmi, e Maria Francesca Cerchiara, destinata probabilmente alla Procura di Paola. Che sia una situazione d’emergenza ormai è sotto gli occhi di tutto e durante la cerimonia di insediamento del procuratore capo Mario Spagnuolo è stato lo stesso procuratore generale di Catanzaro Raffaele Mazzotta a ribadire che l’Ufficio di Cosenza vive un momento davvero difficile a causa della sofferenza di organico rispetto a un territorio molto vasto e complesso in cui di reati se ne commettono a valanga. Una zona, quella di competenza della Procura di Cosenza, che parte dalla Valle dell’Esaro, prosegue per la Media Valle del Crati e finisce nella Valle del Savuto senza dimenticare tutta la Presila e Sila Cosentina. Qui la criminalità organizzata fa sentire il suo peso, qui lo spaccio di droga è sempre un’attività illecita molto redditizia per le cosche, qui le aziende spesso e volentieri mettono in scena fallimenti pilotati che poi finiscono per essere bancarotte fraudolenti, qui il numero degli incidenti stradali è molto elevato e con la nuova legge sull’omicidio stradale anche un sinistro mortale diventa un caso da seguire e curare nei minimi dettagli. Tutto ciò la Procura di Cosenza dovrà farlo soltanto con sei magistrati per tutto il 2017. Pochi, troppo pochi. La speranza è che gli input del procuratore Spagnuolo trovino risposte affermative al ministero di Grazia e Giustizia. (a. a.)

Articoli correlati