Scarcerato Sandro Principe. L’ex sindaco di Rende lascia i domiciliari
Gli avvocati difensori ottengono parere favorevole dal tribunale di Catanzaro. L’esponente del PD era stato oggetto di provvedimento cautelare circa sei mesi fa. Dopo circa sei mesi l’ex consigliere regionale del Pd, nonché storico sindaco di Rende, ritorna in libertà. Il Tribunale di Catanzaro, in accoglimento dell’istanza di scarcerazione presentata dagli avvocati difensori, ha revocato
Gli avvocati difensori ottengono parere favorevole dal tribunale di Catanzaro. L’esponente del PD era stato oggetto di provvedimento cautelare circa sei mesi fa.
Dopo circa sei mesi l’ex consigliere regionale del Pd, nonché storico sindaco di Rende, ritorna in libertà. Il Tribunale di Catanzaro, in accoglimento dell’istanza di scarcerazione presentata dagli avvocati difensori, ha revocato gli arresti domiciliari a cui era sottoposto dal giorno in cui il Gip del capoluogo di regione, Carlo Saverio Ferraro, aveva applicato la misura cautelare a lui e ad altri indagati. Principe, insieme ad altri politici di Rende e a presunti esponenti della cosca-Lanzino di Cosenza, è indagato nell’inchiesta antimafia della DDA di Catanzaro sui presunti favori avuti dal clan in questione dal comune di Rende gestito in quel periodo proprio da Principe.
Nell’inchiesta denominata “Sistema Rende” anche l’ex assessore provinciale Pietro Ruffolo, l’ex sindaco di Rende Umberto Bernaudo, l’ex assessore comunale di Rende Giuseppe Gagliardi, l’ex consigliere regionale Rosario Mirabelli, il suo “factotum” Marco Paolo Lento e i due esponenti di spicco della cosca “Lanzino” Francesco Patitucci e Adolfo D’Ambrosio, nonché i due presunti affiliati del clan stesso Umberto e Michele Di Puppo. (a. a.)