mercoledì,Ottobre 9 2024

Omicidio Cocò, la Dda: «Processate i due killer»

Secondo la Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, ad uccidere e distruggere i cadaveri del piccolo Campolongo, del nonno Giuseppe Iannicelli e della compagna marocchina sono stati Cosimo Donato e Faustino Campilongo che avrebbero agevolato l’attività della cosca degli “zingari” di Cassano all’Jonio. Il sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro Saverio Vertuccio ha chiesto il rinvio a

Omicidio Cocò, la Dda: «Processate i due killer»

Secondo la Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, ad uccidere e distruggere i cadaveri del piccolo Campolongo, del nonno Giuseppe Iannicelli e della compagna marocchina sono stati Cosimo Donato e Faustino Campilongo che avrebbero agevolato l’attività della cosca degli “zingari” di Cassano all’Jonio.

Il sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro Saverio Vertuccio ha chiesto il rinvio a giudizio per Cosimo Donato, di 38 anni, detto “topo”, e Faustino Campilongo, di 39, detto “panzetta” sospettati dell’omicidio del piccolo Cocò Campolongo, il bambino di soli tre anni ucciso e bruciato in auto il 16 gennaio del 2014, a Cassano allo Ionio, insieme al nonno Giuseppe Iannicelli e alla compagna marocchina di questi Ibtissam Touss. L’udienza preliminare è stata poi aggiornata al 25 luglio. Per quella data il gup di Catanzaro Carlo Saverio Ferraro dovrebbe decidere se accogliere o meno la richiesta del pm. Donato e Campilongo sono accusati di omicidio premeditato e distruzione di cadavere, con l’aggravante di aver commesso il fatto al fine di agevolare l’attività della cosca degli Abbruzzese.

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