Il Cosenza tiene botta. All’Avellino basta Belloni, palo di Cavallaro (1-0)
Nell’ultima amichevole rossoblù positivi in fase di non possesso. Roselli lascia cinque uomini in campo per l’intera durata della partita. Indicazioni vere e proprie è stato difficile coglierne dalla gara del Partenio-Lombardi. Senza difesa e con una rosa incompleta è già tanto che il Cosenza abbia contenuto il passivo mostrando compattezza in fase di non possesso
Nell’ultima amichevole rossoblù positivi in fase di non possesso. Roselli lascia cinque uomini in campo per l’intera durata della partita.
Indicazioni vere e proprie è stato difficile coglierne dalla gara del Partenio-Lombardi. Senza difesa e con una rosa incompleta è già tanto che il Cosenza abbia contenuto il passivo mostrando compattezza in fase di non possesso e la voglia di provare a pungere. L’1-0 finale scaturisce da una prodezza individuale di Belloni che si beve Appiah e trova il gol della domenica. L’anno scorso il tris rifilato da Tavano e compagni fu molto più pesante, ma Roselli, capita la situazione, ha dilazionato meglio i cambi lasciando in campo per tutti i 90’ Corsi, D’Anna, Pinna, Caccetta e Gambino. Loro cinque a Catanzaro ci saranno sicuramente.
QUALCHE NOVITA’. Contrariamente a quanto dichiarato ieri nel briefing con i giornalisti, il trainer umbro opta per qualche accorgimento nell’undici di partenza. Davanti a Perina non c’è Capece, ma al fianco di Pinna giostra Meroni. In mediana la novità è Ranieri che, come con la Frattese, fa tandem con Caccetta. Sull’out destro tocca a Criaco e non a Cavallaro, mentre Statella agisce a sinistra di supporto alla coppia di attaccanti Mungo-Gambino. L’indimenticato Mimmo Toscano si presenta col suo marchio di fabbrica, la difesa a tre, ma tra i pali dà fiducia a Radunovic e non all’ex Gigi Frattali. Le assenze, ad ogni modo la fanno da padrone su entrambi i fronti. Per i lupi dell’Irpinia in difesa sono out Gonzalez, Jidayi e Migliorini, a centrocampo Paghera, Gavazzi, Tassi e Sbaffo, in attacco Bidaoui. Ai rossoblù mancano invece i centrali titolari Blondett e Tedeschi, il baby Di Somma e l’attaccante Baclet. Da segnalare lo scarso pubblico sugli spalti: gli ultrà di casa sono in aperta contestazione con la proprietà ed hanno scelto di disertare l’amichevole. Nel settore ospiti una ventina di rumorosi fan calabresi.
SI SOFFRE POCO. Fa caldo ed ovviamente i 22 in calzoncini ne risentono al punto che anche lo spettacolo preferisce farsi vedere altrove, ma non al Partenio-Lombardi. Il Cosenza, però, prova a disegnare qualche innocua sortita offensiva: Statella calcia fuori e Mungo si procura una buona punizione al limite dell’area che viene sprecata calciando sulla barriera. La risposta dell’Avellino è un diagonale di Castaldo che Perina, senza rischiare nulla, accompagna sul fondo concedendo un corner. I calabresi hanno più birra almeno nelle battute iniziali e portano Gambino a staccare in area. Troppo debole la zuccata per classificarla tra le occasioni pericolose. I biancoverdi collezionano angoli, figli più che altro di attenti ripiegamenti e di qualche smanacciata del pipelet rossoblù. E’ al 37’, tuttavia, che Castaldo va ad un passo dall’1-0. Verde fa secco Corsi e serve il compagno ben appostato al limite dell’area rigore, la cui esultanza è strozzata in gola da un super intervento di Meroni che per poco non la mette nella sua porta. Una bibita rigenerante negli spogliatoi è l’unico pensiero a metà tempo.
L’ILLUSIONE. La ripresa vede in campo tanti volti nuovi. Roselli dà spazio a Saracco, Capece e Cavallaro e disegna una squadra più offensiva specialmente sugli esterni. Di pericoli, da un parte e dall’altra, nemmeno per sogno se si escludono due punizioni. Belloni chiama Saracco al volo plastico, poi Cavallaro sfida il neo entrato Frattali su un piazzato. L’intervento è strepitoso, l’esito fortunoso: ad aiutarlo è il palo. Per il Cosenza l’illusione di passare in vantaggio dura giusto il tempo di un brivido perché alla mezzora capitola. Asmah trova spazio sulla corsia di competenza e crossa. Belloni si libera di Appiah e fa secco Saracco con un bel gesto tecnico che suscita gli applausi anche degli ospiti, colpevolmente insufficienti nel gestire la situazione. La rete galvanizza i campani: ci provano senza esito Omeonga, Perrotta e Camarà. Bene, invece, il tiro dalla distanza di Capece prima del fischio finale. Una liberazione, visto il termometro bollente.
Il tabellino:
AVELLINO (3-5-2): Radunovic (1’ st Frattali); Donkor, Biraschi, Diallo (1’ st Perrotta); Belloni, D’Angelo, Omeonga, D’Attilio (15’ st Soumarè), Visconti (1’ st Asmah); Verde (1’ st Mokulu), Castaldo (16’ st Camarà). A disp.: Offredi. All.: Toscano.
COSENZA (4-4-2): Perina (1’ st Saracco); Corsi, Meroni (24’ st Appiah), Pinna, D’Anna; Criaco (4’ st Cavallaro), Ranieri (4’ st Capece), Caccetta, Statella (35’ st Stranges); Mungo (18’ st Bilotta), Gambino. A disp.: De Luca, Collocolo. All.: Roselli.
ARBITRO: Guida di Torre Annunziata
MARCATORI: 30’ st Belloni
NOTE: Spettatori 403 di cui una ventina da Cosenza. Assente la tifoseria organizzata di casa per protesta nei confronti della società. Angoli: 8-4 per l’Avellino.