La solidarietà della curva Sud: «Ilva, basta morti. Taranto Libera!”
Lo striscione della Curva Sud è stato uno dei momenti più importanti del match di ieri. Applausi sinceri da parte di tutto lo stadio. Nei giorni scorsi invece la “Terra di Piero” e gli “Anni80” hanno consegnato i beni primari raccolti per le popolazioni sfollate colpite dal terremoto che ha devastato una parte del Centro
Lo striscione della Curva Sud è stato uno dei momenti più importanti del match di ieri. Applausi sinceri da parte di tutto lo stadio. Nei giorni scorsi invece la “Terra di Piero” e gli “Anni80” hanno consegnato i beni primari raccolti per le popolazioni sfollate colpite dal terremoto che ha devastato una parte del Centro Italia.
La solidarietà della curva Sud e gli applausi del “Marulla”. E’ stato, forse, il momento più importante della partita di ieri persa contro il Taranto che col minimo sforzo ha raccolto i primi tre punti del campionato. Vittoria mancata invece dalla squadra di Roselli, sostenuta però dall’inizio alla fine a gran voce dai supporter rossoblù. Come sempre gli ultrà del Cosenza si dimostrano sensibili e mai banali quando ci sono da affrontare tematiche sociali di un certo spessore e lo striscione per le vittime dell’Ilva di Taranto, che i tanti processi svoltisi finora hanno accertato le responsabilità penali di alcuni componenti della famiglia Riva, rientra in questa direzione. “Ilva: basta morti. Taranto Libera!”. Il punto esclamativo al termine di una settimana che regalato altri azioni solidali di grande umanità come la consegna dei beni primari raccolti e consegnati dalla “Terra di Piero” e dal gruppo “Anni80” alle popolazioni sfollate del Centro Italia, colpite dal devastante terremoto che ha distrutto Amatrice, Arquata del Tronto e Accumoli, nonché altri piccoli paesi tra il Lazio e le Marche. (a. a.)