giovedì,Marzo 28 2024

Processo Bozzo, 4 mesi a Piero Citrigno

L’ex editore di Calabria Ora è stato giudicato colpevole per il reato di violenza privata commesso ai danni del giornalista morto suicida il 15 marzo del 2013. L’imputato è stato condannato al risarcimento delle parti civili costituite.   Piero Citrigno, ex editore di Calabria Ora, è stato condannato dal giudice monocratico del tribunale di Cosenza Francesca

Processo Bozzo, 4 mesi a Piero Citrigno

L’ex editore di Calabria Ora è stato giudicato colpevole per il reato di violenza privata commesso ai danni del giornalista morto suicida il 15 marzo del 2013. L’imputato è stato condannato al risarcimento delle parti civili costituite.  

Piero Citrigno, ex editore di Calabria Ora, è stato condannato dal giudice monocratico del tribunale di Cosenza Francesca De Vuono a 4 mesi di reclusione per il reato di violenza privata che l’imputato avrebbe commesso ai danni del giornalista Alessandro Bozzo, morto suicida il 15 marzo del 2013. L’imputato inoltre è stato condannato al pagamento delle parti civile costituite.

La pubblica accusa aveva chiesto una condanna a 4 anni di carcere non ritenuta congrua dal giudice di primo grado che ha abbassato notevolmente la pena richiesta. Per la difesa, rappresentata dagli avvocati Raffaele Brescia e Salvatore Staiano, tra Citrigno e Bozzo c’era un rapporto di amore e odio, aggiungendo che l’ex editore non aveva mai licenziato il cronista.

Per la procura di Cosenza e le parti civili, assistite dall’avvocato Nicola Rendace, l’istruttoria dibattimentale ha dimostrato la fondatezza del capo d’accusa attraverso gli esami testimoniali di ex colleghi di Alessandro che avevano lavorato con lui nell’esperienza professionale di Calabria Ora e l’Ora della Calabria.

Nel dispositivo della sentenza non vi è riferimento delle richieste di trasmissioni degli atti in procura per i casi di altri quattro giornalisti che secondo la procura sarebbero stati vittima di una tentata estorsione da parte dell’imputato. In tal senso saranno illuminanti le motivazioni che saranno rese note entro 90 giorni. (a. a.)

 

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