Estorsione e usura, in manette pregiudicato di Trebisacce
Le indagini avrebbero appurato come venissero date in prestito delle somme di denaro con interessi sino al 400%. Misura cautelare anche per il nipote, sospettato di favoreggiamento. Questa mattina i militari della Compagnia Carabinieri di Corigliano Calabro e della Tenenza della Guardia di Finanza di Montegiordano hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P.
Le indagini avrebbero appurato come venissero date in prestito delle somme di denaro con interessi sino al 400%. Misura cautelare anche per il nipote, sospettato di favoreggiamento.
Questa mattina i militari della Compagnia Carabinieri di Corigliano Calabro e della Tenenza della Guardia di Finanza di Montegiordano hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Castrovillari, il quale ha concordato pienamente con la richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di due cittadini di Trebisacce.
Nello specifico a Francesco Ugolini classe 76, già sottoposto alla misura della sorveglianza speciale di P.S., è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari per i reati di usura ed estorsione, mentre al nipote Giuseppe Ugolini classe 95 quella dell’obbligo di presentazione alla P.G. per il reato di favoreggiamento.
L’illecita attività, avente come epicentro Trebisacce, sarebbe stata perpetrata dall’anno 2013 nei confronti di almeno 13 cittadini della sibaritide oltreché in contanti, anche tramite il rilascio di cambiali ed assegni bancari.
Le indagini avrebbero appurato come venissero date in prestito delle somme di denaro con interessi sino al 400%.
Il principale indagato è già stato destinatario di sequestro preventivo di conti postali e bancari, e l’indole di questi trapelava dalla circostanza che vedeva il medesimo richiedere le somme anche ad una vittima in grave stato di salute, raggiunta durante un trattamento di dialisi.
Inoltre, nel corso di una perquisizione in abitazioni e pertinenze in uso a Francesco Ugolini è stata rinvenuta e sequestrata la somma di euro 4mila euro in contanti, nonché 5 quintali circa di fuochi pirotecnici, anch’essi posti sotto sequestro.