I Socialisti e la giustizia, convegno a Rende. Da Nencini bordate ai Cinque Stelle
Il segretario nazionale del Psi, intervenendo al dibattito organizzato dal segretario provinciale Franz Caruso, ha sottolineato come il M5S non può essere garantista a intermittenza, né al 50%. Chiesta anche la separazione delle carriere nella magistratura. Grande successo e partecipazione per il convegno “La Giustizia che Vogliamo”, organizzato dal Segretario Provinciale del PSI, Franz Caruso, all’indomani della
Il segretario nazionale del Psi, intervenendo al dibattito organizzato dal segretario provinciale Franz Caruso, ha sottolineato come il M5S non può essere garantista a intermittenza, né al 50%. Chiesta anche la separazione delle carriere nella magistratura.
Grande successo e partecipazione per il convegno “La Giustizia che Vogliamo”, organizzato dal Segretario Provinciale del PSI, Franz Caruso, all’indomani della sua nomina a Responsabile Unico della Giustizia, nel Museo del Presente di Rende. Attorno al tavolo dei lavori – coordinato dal segretario cittadino di Rende, Francesco Tenuta – oltre a Franz Caruso, il segretario nazionale del Psi, l’On. Riccardo Nencini – nonché viceministro ai Trasporti – e quello regionale, Luigi Incarnato; il sindaco di Rende, Marcello Manna; il presidente dell’Ordine degli avvocati di Cosenza Oreste Morcavallo e il presidente della Camera Penale “F. Gullo” di Cosenza, l’avvocato Antonio Feraco. Nel pubblico anche il segretario regionale del Pd Ernesto Magorno.
Il dibattito è stato introdotto dal giovane segretario Tenuta, il quale ha evidenziato, in particolare, i numeri allo stato patologici della giustizia italiana e l’assenza di garanzie per imputato e vittima del reato, con spunti di riflessione e quesiti per il prosieguo della discussione.
È toccato, poi, al sindaco di Rende, Marcello Manna, che ha portato, al convegno, oltre al saluto della città, anche il suo contributo e la sua esperienza di avvocato penalista, sottolineando, in particolare, gli squilibri e le disparità che si registrano, nel processo penale, tra parte pubblica e privata; riconoscendo che, ad oggi, i Socialisti sono l’unica forza politica ad affrontare concretamente e in maniera propositiva le problematiche della “Giustizia” e auspicando un coinvolgimento su questo tema da parte di tutte le forze politiche convergano.
Sulla scia di Manna, ha preso la parola l’avvocato Morcavallo che, dopo avere elogiato i grandi numeri e la vasta cultura giuridica del Foro cosentino, ha messo in evidenza la necessità di una maggiore e più concreta attenzione del Governo e del Parlamento al tema “Giustizia” e per una giustizia vera che assicuri tutela ai cittadini: l’allungamento dei tempi della prescrizione – ad esempio – non è un rimedio che assicura tutela, ma è solo una dichiarazione, da parte del Governo, della propria incapacità di fornire tutela ai cittadini in tempi giusti e ragionevolmente brevi. A seguire negli interventi, l’organizzatore della manifestazione Franz Caruso, che ha evidenziato, innanzitutto, la centralità e l’importanza che, da sempre, i Socialisti hanno attribuito al tema della tutela dei diritti e del garantismo. Lo testimoniano le innumerevoli iniziative legislative portate, negli anni, in Parlamento. Quelle stesse iniziative che, dopo il 1992, hanno subito una notevole battuta d’arresto e che invece devono essere riprese e portate a compimento, affinché la politica riacquisti autorevolezza, non in contrapposizione alla magistratura, ma a favore di un ideale di Giustizia effettiva e per tutti. Anche Caruso – al di là di aneliti e propositi – ha messo in evidenza le attuali negatività del sistema giustizia: la spettacolarizzazione dei processi e delle indagini; l’uso distorto delle intercettazioni da parte dei mass-media; le ingiuste detenzioni; il ricorso smodato alle misure cautelari inframurarie; l’assenza di separazione delle carriere.
La critica politica ha lasciato, poi, il posto alle riflessioni più squisitamente giuridiche dell’avvocato Ninì Feraco, che si è soffermato sulla necessità che la Giustizia ritorni ad essere efficace non solo sul piano giuridico, ma anche su quello morale e, soprattutto, che la stessa ritorni ad essere uno dei fini – forse il più importante – dello Stato di diritto.
E’ toccato, quindi, al segretario regionale del PSI Luigi Incarnato, “dire la sua”, sul tema della Giustizia. Lo stesso ha condiviso le proposte e le critiche espresse da chi lo ha preceduto negli interventi, evidenziando tra le pecche del sistema, anche la carenza di professionalità della magistratura e auspicando che il tema della Giustizia sia affrontato con maggiore concretezza dal centro- sinistra e dalla politica in generale.
Ha concluso gli interventi, il segretario nazionale del PSI, Riccardo Nencini, che è ritornato sulla importanza del tema Giustizia per i Socialisti, offrendo uno spaccato di storia delle battaglie compiute sino agli anni Novanta e registrando l’assenza, ad oggi, del dibattito politico nazionale su questa tematica. Dura sferzata, in particolare, al Movimento 5 Stelle: non si può essere garantisti a intermittenza, né al 50%. Fra le priorità da attuare: sorteggio membri del CSM, rafforzamento della giustizia amministrativa, separazione delle carriere. Il connubio tra politici ed esperti del diritto può dirsi perfettamente riuscito. E quello di oggi non è e non sarà che il primo di una serie di incontri a cui il PSI sta già lavorando.