domenica,Ottobre 13 2024

Attentato al fratello del pentito, nuovo arresto per Mandoliti

L’indagine, come ordinato dal Tdl di Catanzaro, è passata alla procura di Cosenza. Ieri sera i carabinieri hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del presunto sicario del familiare di Roberto Violetta Calabrese. Gli atti del fascicolo sul tentato omicidio del fratello del collaboratore di giustizia Roberto Violetta Calabrese, come ordinato dal

Attentato al fratello del pentito, nuovo arresto per Mandoliti

L’indagine, come ordinato dal Tdl di Catanzaro, è passata alla procura di Cosenza. Ieri sera i carabinieri hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del presunto sicario del familiare di Roberto Violetta Calabrese.

Gli atti del fascicolo sul tentato omicidio del fratello del collaboratore di giustizia Roberto Violetta Calabrese, come ordinato dal tribunale del Riesame di Catanzaro, sono passati alla procura di Cosenza – diretta dal procuratore capo Mario Spagnuolo – che nella tarda serata di ieri ha dato esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Mario Mandoliti, originariamente indagato nell’inchiesta “Laqueo” condotta dalla Dda di Catanzaro che contestò il fatto senza l’aggravante mafiosa. Così i difensori dell’indagato, Antonio Ingrosso e Filippo Cinnante, sollevarono una questione di competenza funzionale, accolta dal Tdl.

Ieri dunque i carabinieri della Stazione di Cosenza Nord, unitamente a personale del Nucleo operativo del Comando provinciale di Cosenza, hanno notificato l’ordinanza – firmata dal gip Francesco Luigi Branda – al diretto interessato il quale è sospettato di tentato omicidio. L’indagine arrivata sulla scrivania del pm Antonio Bruno Tridico, trae origine dall’agguato che sarebbe stato compiuto dall’arrestato ai danni di Sandro Violetta Calabrese il 6 marzo 2013 quando, a bordo di una Ford Kuga, si sarebbe avvicinato lentamente presso l’attività commerciale della vittima situata in un traversa di Viale Mancini a Cosenza. Secondo il racconto del fratello del pentito il presunto autore del tentato omicidio, avrebbe prima abbassato il finestrino lato passeggero estraendo una pistola, e dopo avrebbe iniziato ad esplodere dei colpi in direzione di Calabrese il quale, fortunosamente, è riuscito a salvarsi gettandosi a terra. L’attività d’indagine ha permesso – secondo i carabinieri – di arrivare all’identificazione del presunto sicario e di accertare che lo stesso aveva fatto nei giorni precedenti dei sopralluoghi al fine di colpire in sicurezza. (a. a.)

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