Tentato omicidio Violetta Calabrese, il gip concede i domiciliari a Mandoliti
L’uomo era stato arrestato dal tribunale di Cosenza dopo la decisione del Riesame di Catanzaro di annullare per incompetenza territoriale l’ordinanza cautelare emessa dal gip Distrettuale. Il gip del tribunale di Cosenza Francesco Luigi Branda ha concesso gli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico a Mario Mandoliti, sospettato del tentato omicidio del fratello del
L’uomo era stato arrestato dal tribunale di Cosenza dopo la decisione del Riesame di Catanzaro di annullare per incompetenza territoriale l’ordinanza cautelare emessa dal gip Distrettuale.
Il gip del tribunale di Cosenza Francesco Luigi Branda ha concesso gli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico a Mario Mandoliti, sospettato del tentato omicidio del fratello del pentito Roberto Violetta Calabrese. L’indagato, difeso dagli avvocati Antonio Ingrosso e Filippo Cinnante, era stato al centro di un caso giuridico in quanto era stato arrestato nell’ambito dell’operazione antiusura denominata “Laqueo” coordinata dalla Dda di Catanzaro, procura che non contestò però all’indagato l’aggravante mafiosa motivo per il quale i difensori davanti al Riesame solleveranno una questione sulla competenza funzionale del reato. Il Riesame stabilì che la competenza era del tribunale di Cosenza e una volta ricevuti gli atti la procura di Cosenza chiese e ottenne una nuova misura cautelare nei confronti di Mandoliti.
Secondo la ricostruzione della vittima e dagli accertamenti investigativi svolti dai carabinieri di Cosenza il 6 marzo 2013 Mandolini a bordo di una Ford Kuga, si sarebbe avvicinato lentamente presso l’attività commerciale del fratello del pentito situata in un traversa di Viale Mancini a Cosenza. Prima avrebbe abbassato il finestrino lato passeggero estraendo una pistola, e dopo avrebbe iniziato ad esplodere dei colpi in direzione di Calabrese il quale, fortunosamente, è riuscito a salvarsi gettandosi a terra. (a. a.)