Terremoto di 6.5 tra Umbria e Marche: i momenti della scossa VIDEO
Non si placano le scosse di terremoto nell’Italia centrale. Alle 7.40 di oggi arriva il sisma più potente degli ultimi giorni. Nel centro umbro distrutto il simbolo di culto religioso. Ancora una scossa fortissima si è avvertita alle 7.40 in centro Italia. Un terremoto di magnitudo M 6.5 è stato localizzato nella zona al confine tra Marche e Umbria. L’epicentro di questo terremoto
Non si placano le scosse di terremoto nell’Italia centrale. Alle 7.40 di oggi arriva il sisma più potente degli ultimi giorni. Nel centro umbro distrutto il simbolo di culto religioso.
Ancora una scossa fortissima si è avvertita alle 7.40 in centro Italia. Un terremoto di magnitudo M 6.5 è stato localizzato nella zona al confine tra Marche e Umbria. L’epicentro di questo terremoto è ubicato tra le province di Macerata, Perugia e Ascoli Piceno, a 7 km da Castelsantangelo Sul Nera, 5 km da Norcia e 17 km da Arquata del Tronto.
Il terremoto ha causato il crollo della cattedrale “San Benedetto” di Norcia.
La terra ha tremato per diversi secondi: l’epicentro della nuova scossa, che è stata avvertita in tutta Italia: da Bari a Bolzano.
A Norcia è crollata la cattedrale, mentre i sindaci di Ussita e Castesantangelo sul Nera riferiscono che la terra si è aperta ed esce fumo.
Ad una media di sette minuti ci sono nuove repliche: alle 8 nuovo sisma di 4.1 mentre alle 8.07 scossa di 4.2.
L’Ingv ha rivisto la magnitudo della fortissima scossa di terremoto che ha colpito il centro Italia alle 7:40. La magnitudo è stata di 6,5 e non di 6,1 come calcolato in un primo momento. Epicentro tra Norcia e Preci, 10 chiloemtri di profondità. La forte scossa di questa mattina in Umbria «fa sicuramente parte della sequenza sismica iniziata il 24 agosto. La zona è quella». Lo spiega all’AGI Alessandro Amato, sismologo dell’Ingv. «Stiamo studiando la faglia per vedere che diramazione è, se si tratta di una nuova faglia o no. Di certo c’è una continuità tra gli eventi di agosto, quelli del 26 ottobre e quelli di questa mattina».
I vigili del Fuoco, presenti a Castesantangelo sul Nera, hanno comunicato che il paese è isolato e sono in corso verifiche sulle condizioni di alcuni allevatori domiciliati in una delle frazioni del comune colpito dal terremoto.
L’ultima forte scossa di terremoto ha provocato crolli a L’Aquila di alcune parti di palazzi ancora da demolire e riedificare. Si tratta di fabbricati seriamente danneggiati dal sisma del 6 aprile 2009 e sui quali non si era ancora intervenuti in alcun modo. In particolare, i crolli si sono verificati sulla centralissima via XX Settembre. Gli uomini del Centro operativo comunale (Coc), subito attivato, sono impegnati in una vasta ricognizione del territorio. Ancora una volta, a L’Aquila, a prevalere è comunque il panico per il susseguirsi di eventi tellurici che rimandano sempre il pensiero alla tragedia di oltre 7 anni e mezzo fa.
A Roma è stata chiusa la metropolitana.
Il sindaco di Ussita ha dormito in auto e ha spiegato come sia crollato tutto. Identica situazione ad Accumoli, dove il primo cittadino ha confermato che sul paese c’è una nuvola di fumo.
Tre persone sono state estratte vive dalle macerie a Tolentino, comune in provincia di Macerata. Lo comunica la protezione civile. Al momento non ci sono vittime, ma il capo Fabrizio Curcio conferma che vi sono diversi feriti. In tutto, alle 10.19, sono nove: due sono più gravi e riportano dei danni al torace.
Intanto dall’istituto di Geofisica affermano che non è possibile escludere che a breve vi siano altre scosse di terremoto dello stesso livello di quella che ha scosso questa mattina di nuovo il Centro Italia.
Da una prima verifica sugli edifici a Roma, i vigili del fuoco hanno deciso di chiudere la Basilica San Paolo dove vi sarebbero numerose crepe all’interno a causa del terremoto di 6.5 che ha riportato nel terrore il Centro Italia.
Secondo quanto si apprende, un profugo che dormiva nel seminario vescovile di Fermo si sarebbe lanciato dal secondo piano appena ha avvertito la scossa di terremoto. Il ragazzo ha fatto un volo di diversi metri e in questo momento si trova ricoverato in ospedale con diverse ferite.
L’ufficio stampa della Presidenza della Repubblica comunica che, in considerazione della forte scossa di terremoto che ha colpito l’Italia Centrale, è stata disposta, in via precauzionale, la sospensione delle visite al Palazzo del Quirinale e di rinviare il concerto previsto per oggi alla Cappella Paolina per consentire i necessari controlli di sicurezza sulle strutture.
A Spoleto sono in corso controlli alle strutture abitative e la strada che porta direttamente a Norcia è stata chiusa al traffico a seguito dei massi caduti sul manto stradale, a Roma oltre alla Basilica San Paolo i vigili del fuoco stanno verificando le condizioni della Basilica di San Lorenzo.
I vescovi dell’Umbria hanno deciso di sospendere tutte le celebrazioni eucaristiche previste nella giornata di oggi a causa delle numerose crepe che ha provocato il terremoto nelle chiese.
Tantissimi sindaci del centro Italia, a capo di piccoli comuni tra Marche e Umbria, comunicano che i loro paesi sono praticamente isolati. Si segnalano crolli ovunque.
I feriti secondo quanto riferisce il capo della protezione civile Fabrizio Curcio sono saliti a 20, di cui la maggior parte sono arrivati nei punti di primo intervento in codice giallo.
In provincia di Macerata, secondo i dati raccolti dai vigili del fuoco e dalla protezione civile, sono 40 i crolli avvenuti a causa del terremoto di 6.5 di questa mattina.
Sono state oltre 50 le repliche successive al sisma che ha svegliato i cittadini del centro Italia.
Quello verificatosi oggi è il più violento terremoto dal sisma dell’Irpinia del 1980. «Potenzieremo le strutture ricettive già attive nelle zone colpite dal sisma» afferma il capo della protezione civile Fabrizio Curcio.
Il sindaco di Roma Virginia Raggi ha ordinato la chiusura delle scuole al fine di verificare se il terremoto ha comportato lesioni gravi o meno alle strutture scolastiche della Capitale.
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