giovedì,Ottobre 10 2024

Bilotta e altri due sorrisi. Cosenza, ecco da dove ripartire

Il Cosenza torna da Taranto con un ko evitabile, ma ha tre motivi per poter guardare al futuro con ottimismo. E domenica bisogna battere la Casertana senza se e senza ma. La sconfitta di Taranto, paradossalmente, forse ha fatto arrabbiare i tifosi del Cosenza più dei due ko maturati nelle ultime trasferte di campionato. Non tanto

Bilotta e altri due sorrisi. Cosenza, ecco da dove ripartire

Il Cosenza torna da Taranto con un ko evitabile, ma ha tre motivi per poter guardare al futuro con ottimismo. E domenica bisogna battere la Casertana senza se e senza ma.

La sconfitta di Taranto, paradossalmente, forse ha fatto arrabbiare i tifosi del Cosenza più dei due ko maturati nelle ultime trasferte di campionato. Non tanto per la posta in palio, ma per come è maturata. O meglio dire, contro chi è maturata. Sostenere che gli ionici abbiano fatto ricorso alla linea verde rischia di essere quasi un eufemismo. Del resto la distinta di gara parlava chiaro: sei under ’96 in campo, con due ’99 e un 2000 subentrati a match in corso.

Il Cosenza, a margine di un primo tempo abulico dove non ha mai tirato in porta, per l’ora seguente di gioco ha costruito diverse palle gol ricorrendo anche ai suoi uomini migliori: Statella, Mungo e Baclet entrati dalla panchina hanno creato scompiglio. Roselli in sala stampa è stato chiaro: archiviare immediatamente la Coppa Italia e dare al momento-no una sterzata convinta contro la Casertana.

Il periodo non è dei migliori, inutile girarci intorno. Da quando è il condottiero del Cosenza, il tecnico umbro mai aveva perso due partite di fila. Lo ha fatto per due volte nella stagione in corso, prima con Taranto e Matera, poi con Andria e Juve Stabia. Come se non bastasse, a margine di queste, è arrivata puntuale la serataccia di ieri. Ad ogni modo, vogliamo correre il rischio di parlare anche dei lati positivi lasciati in eredità dallo Iacovone. Tre appunti accompagnati da uno smile sul nostro taccuino li abbiamo presi. Riguardano Saracco, Bilotta e Statella.

Saracco è un portiere di assoluta affidabilità: lo ha dimostrato con un paio di interventi per nulla semplici. Se lo staff medico deciderà di far recuperare Perina con maggiore calma, la porta del Cosenza sarà ugualmente al sicuro. Il preparatore Orlandi ha sempre evidenziato come i due pipelet dei Lupi siano di buon livello e la conferma è arrivata ieri sera. Se Saracco ha già trovato l’accordo per il prolungamento del contratto, ci sarà un perché.

Bilotta ha le qualità per poter diventare un calciatore della prima squadra a tutti gli effetti. Fisico, concentrazione, rabbia agonistica e nessun grillo per la testa sono le peculiarità che lo distinguono. Ha arginato Potenza abbastanza bene, non prestando quasi mai il fianco. E’ stato elogiato da Roselli che evidentemente ha trovato un elemento in più su cui puntare anche in campionato. Nasce difensore centrale, ma sta lavorando per giostrare da terzino. Nel suo esordio tra i prof fu schierato mediano in Cosenza-Frattese. Cosentino-doc, è già il beniamino dei supporter rossoblù.

Di Statella non si può fare a meno. La novità dove sta, chiederanno in molti. Giusto, la novità sta nel fatto che ha recuperato dal problema alla caviglia e quando è entrato ha spaccato la partita. Se gioca sulla destra, inoltre, fa anche gol. (Antonio Clausi)

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