martedì,Marzo 19 2024

Traffico internazionale di auto, droga, usura ed estorsione: 37 arresti a Cosenza

L’operazione, che ha impegnato oltre 300 unità tra personale della Guardia di Finanza e della Polizia Stradale, ha avuto ad oggetto l’esecuzione di 37 misure cautelari personali e di oltre 70 perquisizioni.  Alle prime luci dell’alba è scattata una vasta ed articolata operazione anticrimine a Cosenza, nella regione Calabria ed in gran parte del territorio

Traffico internazionale di auto, droga, usura ed estorsione: 37 arresti a Cosenza

L’operazione, che ha impegnato oltre 300 unità tra personale della Guardia di Finanza e della Polizia Stradale, ha avuto ad oggetto l’esecuzione di 37 misure cautelari personali e di oltre 70 perquisizioni. 

Alle prime luci dell’alba è scattata una vasta ed articolata operazione anticrimine a Cosenza, nella regione Calabria ed in gran parte del territorio nazionale, eseguita congiuntamente dalla Polizia Stradale e dalla Guardia Finanza di Cosenza sotto la direzione della Procura della Repubblica di Cosenza, nei confronti di numerosi soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di riciclaggio, ricettazione, furto aggravato, incendio, truffa, falso, usura, spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e commercio di armi.  (PER GUARDARE IL VIDEO CLICCA SULLA FOTO)

L’operazione, che ha impegnato oltre 300 unità tra personale della Guardia di Finanza e della Polizia Stradale, ha avuto ad oggetto l’esecuzione di 37 misure cautelari personali e di oltre 70 perquisizioni.

L’indagine ha avuto origine da una segnalazione del Ministero dell’Interno, Servizio Polizia Stradale relativa ad un traffico internazionale di veicoli di provenienza illecita ed ha fatto emergere il coinvolgimento di vari personaggi operanti sul territorio italiano i quali, grazie a consolidati legami con esponenti criminali dei Paesi dell’Est Europeo (in particolare la Romania), dopo essersi appropriati di autovetture di grossa cilindrata noleggiate presso diverse società di leasing, utilizzando falsa documentazione di circolazione e di proprietà le “ripulivano” reimmatricolandole all’estero dove venivano poi commercializzate.

L’accertamento dell’attività illecita in questione è stato possibile anche grazie alla fattiva collaborazione fornita dall’autorità giudiziaria e dalla polizia rumena in sede di rogatoria internazionale ed, in particolare, attraverso approfondimenti investigativi svolti sul territorio straniero dai magistrati e dalla polizia giudiziaria italiani.

L’attività investigativa avrebbe fatto emergere altresì una vera e propria “rete di spaccio di stupefacenti”, di diversa tipologia (cocaina, hashish e marijuana), realizzata da una moltitudine di soggetti i quali, con frequenza quasi giornaliera, avrebbero rifornito un numero impressionante di consumatori prevalentemente giovani e adolescenti, con un giro di affari di circa un milione di euro.

Inoltre gli indagati specializzati nel traffico di droga talvolta avrebbero sfoggiato delle proprie potenzialità offensive utilizzando armi di fuoco abusivamente detenute.

Le investigazioni avrebbero permesso di far emergere anche una serie di condotte usurarie poste in essere ai danni di 11 soggetti, ai quali sarebbero stati praticati interessi annuali oscillanti tra il 120% ed il 300% richiedendo in garanzia il rilascio di titoli di credito.

Le vittime, piccoli imprenditori e persone fisiche, versavano in condizioni di grave difficoltà economica e, laddove non riuscivano a far fronte al pagamento del capitale o degli interessi, subivano atti di intimidazioni da parte degli indagati.

Nel corso delle indagini sarebbero stati accertati anche numerosi episodi di truffe in danno delle compagnie assicurative. Attraverso la simulazione di incidenti stradali, infortuni e furti gli indagati avrebbero ottenuto cospicui indennizzi assicurativi.

In particolare, in un’occasione alcuni indagati con l’ausilio di un consulente tecnico si sarebbero resi responsabili dell’incendio di un locale commerciale sito in uno stabile abitato da diverse famiglie al solo scopo di incassare il premio assicurativo ammontante ad oltre 100mila euro, con pericolo per la pubblica incolumità.

Alcuni indagati, infine, si sarebbero resi protagonisti di numerosi furti presso esercizi commerciali, commessi con frequenza giornaliera ed in alcune occasioni avvalendosi anche della collaborazione di minori.

 

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