Vertenza Asp di Cosenza, la Corte d’Appello dà torto a Flavio Cedolia
Il tribunale di Cosenza con due sentenza aveva dichiarato illegittimo la revoca di Cedolia dall’incarico di direttore amministrativo dell’Asp e aveva dichiarato illegittima la delibera con la quale l’Asp aveva annullato la sua nomina. Ma oggi i giudici di secondo grado della sezione Lavoro hanno dato ragione alle tesi difensive esposte dall’avvocato Giovanni Spataro. Con
Il tribunale di Cosenza con due sentenza aveva dichiarato illegittimo la revoca di Cedolia dall’incarico di direttore amministrativo dell’Asp e aveva dichiarato illegittima la delibera con la quale l’Asp aveva annullato la sua nomina. Ma oggi i giudici di secondo grado della sezione Lavoro hanno dato ragione alle tesi difensive esposte dall’avvocato Giovanni Spataro.
Con sentenza n.1689/2016 la Sezione Lavoro della Corte d’Appello di Catanzaro, condividendo le tesi del difensore dell’ASP di Cosenza Avv. Giovanni Spataro (nella foto), ha accolto i ricorsi in appello proposti dall’Ente avverso le sentenze n. 1628/2014 e n. 662/2015 rese entrambe dal Giudice del Lavoro di Cosenza.
A tal proposito, con sentenza n.1628/2014, il Tribunale, in accoglimento del ricorso proposto da Flavio Francesco Cedolia, aveva dichiarato l’illegittimità della revoca di Cedolia medesimo dall’incarico di Direttore Amministrativo dell’ASP, condannando quest’ultima anche al risarcimento del danno, commisurato in 214.838 euro.
Con la seconda sentenza n.662/2015, il Tribunale cosentino, dando sempre ragione al Cedolia, aveva anche dichiarato l’illegittimità della delibera con cui l’ASP aveva annullato la nomina del suddetto alla carica in questione, per carenza ab origine dei requisiti di legge.
La Corte d’Appello ha completamente “ribaltato” le sentenze di primo grado, condannando il Cedolia anche al pagamento delle spese dei due gradi di giudizio.