domenica,Febbraio 9 2025

Amantea, il sindaco al prefetto: «Fermi l’arrivo degli immigrati»

Il primo cittadino di Amantea Monica Sabatino spiega che ogni giorno nel suo Comune avvengono episodi di microcriminalità commessi da ragazzi extracomunitari. Così chiede al prefetto di Cosenza di bloccare l’arrivo di immigrati che vengono poi ospitati nei vari centri d’accoglienza. Il business dei migranti e i problemi dei centri d’accoglienza. I sindaci riscontrano innumerevoli

Amantea, il sindaco al prefetto: «Fermi l’arrivo degli immigrati»

Il primo cittadino di Amantea Monica Sabatino spiega che ogni giorno nel suo Comune avvengono episodi di microcriminalità commessi da ragazzi extracomunitari. Così chiede al prefetto di Cosenza di bloccare l’arrivo di immigrati che vengono poi ospitati nei vari centri d’accoglienza.

Il business dei migranti e i problemi dei centri d’accoglienza. I sindaci riscontrano innumerevoli difficoltà per affrontare la questione nel migliore dei modi e in alcuni momenti la realtà prevale su tutto. Così il primo cittadino di Amantea Monica Sabatino ha deciso di scrivere al prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao, chiedendogli di bloccare l’arrivo di nuovi migranti nel centro del Basso tirreno cosentino. «Non vorremmo essere classificati come “razzisti” ma purtroppo assistiamo sempre più spesso ad episodi di microcriminalità, tanto che si ripetono sempre più di frequente arresti di extracomunitari intenti allo spaccio di sostanze stupefacenti. Molti cittadini non possono recarsi in un qualsiasi supermercato o in altra attività commerciale senza essere puntualmente assaliti da uno o più extracomunitari che chiedono l’elemosina.

Chiedo dunque al prefetto di Cosenza di fare in modo che l’arrivo di nuovi immigrati venga scongiurato, soprattutto in considerazione dell’alto valore turistico della nostra città». E ancora: «Come purtroppo è risaputo, l’attività di accoglienza dei migranti rappresenta un business per chi riesce a mettere a disposizione un qualsiasi locale dove ospitare questi giovani. Siamo vicini alle problematiche di coloro che fuggono dalla loro casa per sperare in un futuro diverso, ma come amministratori prima e come cittadini poi abbiamo il dovere di garantire sicurezza, ordine e tranquillità: elementi imprescindibili del vivere civile».

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