Wearing That, un progetto che parla anche calabrese
L’idea è di Domenico Di Leone, 34 anni, originario di Castrovillari. E’ tra i più promettenti ingegneri impegnati nel settore delle telecomunicazioni a livello nazionale. Ha creato un’applicazione che permette di far guadagnare gli utenti che frequentano abitudinariamente i social network. Ha 34 anni ed è uno dei più promettenti ingegneri nel settore delle telecomunicazioni
L’idea è di Domenico Di Leone, 34 anni, originario di Castrovillari. E’ tra i più promettenti ingegneri impegnati nel settore delle telecomunicazioni a livello nazionale. Ha creato un’applicazione che permette di far guadagnare gli utenti che frequentano abitudinariamente i social network.
Ha 34 anni ed è uno dei più promettenti ingegneri nel settore delle telecomunicazioni a livello nazionale che nel 2015 dà il via a un progetto molto innovativo che oggi sta per vedere la luce. Wearing That porta la firma di Domenico Di Leone, originario di Castrovillari ma cresciuto professionalmente a Bologna. Il suo istinto di creare l’ho sempre avuto, fin da quando frequentava le scuole medie.
La sua idea di realizzare un’applicazione che permette di vedere foto e gallerie seguendo particolari meccanismi ha suscitato interesse nel mondo industriale tanto che Wearing That è in trattativa per la cessione del 15% delle quote a fronte di 90mila euro, una quotazione di 600mila euro. La peculiarità del progetto è l’intuizione di far entrare la pubblicità all’interno dell’immagine che uno vuole mettere nel circuito di internet.
Domenico Di Leone, dopo tante esperienze professionali che lo hanno formato, ha deciso di costruire qualcosa che lo realizzasse in tutto. Così nasce questa nuova startup che ha come obiettivo quello di far guadagnare chi utilizza i social network oppure sia un blogger di professione.
Il progetto ha vinto lo StartCapp 2016 e come detto sarà attivo dai primi mesi del 2017.
COME SI USA. Wearing That è facile da usare. E’ necessario dare un’occhiata alle campagne che vengono lanciate e sceglierne una. Il passo successivo è quello di utilizzare i loghi/prodotti proposti che devono essere inseriti nella foto dell’utente. Un selfie 2.0 che poi deve essere condiviso nei canali social preferiti, collezionando like e condivisioni. Ecco come si può guadagnare: Wearing That «pagherà in denaro tutti i tuoi like, commenti e condivisioni». E non è finita qui. Chiunque decide di partecipare alla campagna sarà proiettato in seguito su una pista dove potrà competere a colpi di like con altri utenti.
Per chi crede nei progetti con DNA calabrese, può partecipare alla raccolta fondi di Wearing That su eppela. (a. a.)
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