REFERENDUM | Il “No” travolge Renzi: «Mi dimetto». In Calabria disfatta del “Sì”
Il capo del Governo Matteo Renzi si assume tutte le responsabilità della sconfitta e annuncia che andrà dal Presidente della Repubblica per dimettersi. «Andiamo via senza rimorsi». In provincia di Cosenza il “No” è quasi vicino al 67%. Nel capoluogo brutio il “Sì” non supera il 32%. I numeri sono impietosi per il Pd calabrese.
Il capo del Governo Matteo Renzi si assume tutte le responsabilità della sconfitta e annuncia che andrà dal Presidente della Repubblica per dimettersi. «Andiamo via senza rimorsi». In provincia di Cosenza il “No” è quasi vicino al 67%. Nel capoluogo brutio il “Sì” non supera il 32%. I numeri sono impietosi per il Pd calabrese. Ma più di uno ha tradito Matteo Renzi…
Matteo Renzi perde sonoramente il referendum costituzionale. Il “No” travolge il Presidente del Consiglio dei Ministri con quasi il 60% dei consensi e apre una nuova stagione politica dopo l’annuncio del Premier di consegnare la dimissioni questo pomeriggio nelle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’unico dato che soddisfa tutti è sicuramente l’altissima affluenza alle urne: in Italia ha votato il 68,44% degli aventi diritto. Percentuali elevate rispetto al 2006.
I 1000 PASSI DI MATTEO. «Io non faccio finta di nulla. Sono diverso, ho perso. Lo dico con il nodo in gola, non sono riuscito a portarvi alla vittoria, ho fatto tutto quello che si potesse fare in questa fase. Non sono un robot. Salutero il mio successore, chiunque sarà e a lui consegnerà la campanella. In un Paese dove non perde nessuno io non mi nascondo e dico che la sconfitta è colpa mia, solo mia. Si può perdere un referendum, ma non si perde il buon umore. Io ho perso e lo dico a voce alta, nella politica italiana non perde mai nessuno. Io credo nella democrazia, andiamo via senza rimorsi». Sono le parole del Premier italiano uscente Matteo Renzi. «Oggi il popolo italiano ha parlato in modo inequivocabile. Un abbraccio forte agli amici del Sì, ci abbiamo provato. Le mie congratulazioni al fronte del No, auguri di buon lavoro nell’interesse dell’Italia e degli italiani». Infine un saluto a sua moglie Agnese. «Grazie ad Agnese per la fatica di questi mille giorni, grazie ai miei figli e anche a tutti voi. Sono stati mille giorni che sono volati, per me è il momento di rimettermi in cammino».
PERDE IL PD CALABRESE E… OLIVERIO. Il referendum boccia Renzi e in Calabria Mario Gerardo Oliverio che si è speso molto in questa campagna referendaria senza ottenere nulla. In Calabria il “No” supera il 65% ma è in tutto il Sud che il “Sì” non prende quota. E’ una disfatta clamorosa per il Pd calabrese anche se era quasi impossible che vincesse la “linea Renzi” visto che la maggior parte dei consiglieri regionali e deputati della nostra regione nel segreto dell’urna hanno tradito il loro segretario nazionale di partito. Forse è colpa di Renzi che ha personalizzato il voto e probabilmente chi aveva inghiottito tanti rospi, vedi le ultime elezioni a Cosenza e altri casi sparsi in Calabria, ha aspettato il giorno giusto per vendicarsi. Sui temi scottanti, tipo la Sanità, il Governo centrale ha remato in un’altra direzione. Oliverio perde ma chi esce con le ossa rotte è Ernesto Magorno che dovrebbe rassegnare – al pari di Renzi – le dimissioni da segretario regionale del Partito democratico. Il Pd in Calabria infatti non esiste e i voti sono la cartina tornasole di un movimento e di una classe dirigente che non è credibile e soprattutto che non è vicina ai problemi dei cittadini.
I NUMERI (IN AGGIORNAMENTO). A dir poco sconvolgente il dato in provincia di Cosenza dove il “No” è al 66,15% dei consensi. A Cosenza il “Sì” non supera il 32% (31,32%), mentre il fronte opposto è quasi al 69% (68,68%). Il trend non cambia nelle altre città: a Castrovillari “Sì” al 32,80% e il “No” è al 67,20%. I numeri sono leggermente meno pesanti ad Acri dove il “No” arriva quasi al 60% e il “Sì” si attesta al 40%. Le percentuali salgono invece a Rende: il “Sì” è al 32,17%, mentre il “No” sfiora il 68%. A Rossano “Sì” 30,09% e “No” al 69,91%, a Corigliano il “Sì” è al 33,32%, il “No” al 66,68%. Indicativa, per non dire clamorosa, è la vittoria del “No” nel fortino di Mario Oliverio: a San Giovanni in Fiore il “Sì” è al 43,99% e il “No” supera di poco il 56,01%. A Catanzaro, spostando la nostra attenzione sul capoluogo di regione, il “No” è al 69,61%, a Crotone è al 71,84%, a Reggio Calabria – città governata da un sindaco del Pd – il “No” è al 69,43% infine a Vibo Valentia supera quasi il 67%. (Antonio Alizzi)