mercoledì,Marzo 22 2023

Aspiranti avvocati, martedì a Catanzaro al via l’esame di Stato

I praticanti calabresi dovranno confrontarsi con tre prove: civile, penale e un atto a loro scelta. L’anno scorso passarono lo scritto il 25% dei partecipanti. Intanto a Catania ci sarà un cosentino: l’avvocato Antonio Ingrosso è stato scelto come ispettore ministeriale.  Saranno 1500 gli aspiranti avvocati che da martedì affronteranno l’esame di Stato per accedere

Aspiranti avvocati, martedì a Catanzaro al via l’esame di Stato

I praticanti calabresi dovranno confrontarsi con tre prove: civile, penale e un atto a loro scelta. L’anno scorso passarono lo scritto il 25% dei partecipanti. Intanto a Catania ci sarà un cosentino: l’avvocato Antonio Ingrosso è stato scelto come ispettore ministeriale. 

Saranno 1500 gli aspiranti avvocati che da martedì affronteranno l’esame di Stato per accedere alla professione forense. Parteciperanno centinaia di praticanti iscritti nei tre fori della provincia di Cosenza – Paola, Cosenza e Castrovillari – che in alcuni casi lo ritentano per la seconda volta. Saranno tre infatti le prove a cui dovranno sottoporsi: prova di civile, prova di penale e un atto di civile o penale a loro scelta. Il tutto si svolgerà in tre giorni nella sede di Catanzaro dove il Ministero di Grazia e Giustizia ha inviato l’avvocato Remigia D’Agata del foro di Catania come ispettore ministeriale.

A Catania, invece, andrà un avvocato del foro di Cosenza vale a dire il legale Antonio Ingrosso, già componente nella scorsa annata della commissione che ha verificato lo svolgimento dell’esame di Stato nel Distretto di Catanzaro e analizzato i testi provenenti dal Distretto di Venezia: oltre il 50% degli iscritti passò lo scritto. L’avvocato Antonio Ingrosso è stato nominato con un decreto ministeriale su segnalazione del Consiglio Nazionale Forense. Un compito sicuramente importante, visto che dovrà osservare i comportamenti della commissione e degli aspiranti avvocati. 

Infine un numero molto indicativo: l’anno scorso passò il 25% tra ragazzi e ragazze che avevano partecipato alla prova scritta. La commissione di Bologna infatti fu molto severa. Ci si augura che non si registrano anomalie, che spesso hanno caratterizzato in negativo l’esame stesso, e che tanti praticanti possano continuare a sognare di entrare come protagonisti nella professione forense.

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