mercoledì,Marzo 22 2023

Bracconaggio, attività venatorie nel Parco Nazionale: una denuncia

Nuova operazione antibracconaggio della Polizia Provinciale. Denunciata una persona ed effettuati nuovi controlli sul vasto territorio dell’altipiano della Sila. Gli agenti, agli ordini della dirigente Antonella Gentile e con il coordinamento dell’ufficio comando diretto dal Sostituto Commissario Maria Antonietta Pignataro, hanno eseguito un nuovo e importante intervento di polizia. L’azione di repressione degli illeciti e

Bracconaggio, attività venatorie nel Parco Nazionale: una denuncia

Nuova operazione antibracconaggio della Polizia Provinciale. Denunciata una persona ed effettuati nuovi controlli sul vasto territorio dell’altipiano della Sila.

Gli agenti, agli ordini della dirigente Antonella Gentile e con il coordinamento dell’ufficio comando diretto dal Sostituto Commissario Maria Antonietta Pignataro, hanno eseguito un nuovo e importante intervento di polizia. L’azione di repressione degli illeciti e controllo del territorio arriva a distanza di pochissimi giorni dall’ultima operazione, che aveva già portato alla denuncia a piede libero di due persone per vari reati inerenti l’esercizio venatorio in un parco nazionale, l’uso di mezzi vietati e l’introduzione di armi all’interno del Parco Nazionale della Sila.

I Poliziotti della Provinciale del distaccamento silano, che da giorni tenevano sotto stretto controllo alcune località del territorio di San Giovanni in Fiore sospettate per presunti atti di bracconaggio, questa volta hanno posto l’attenzione in località Germano; ed è proprio qui che, a seguito di un’articolata attività investigativa, sono riusciti a sorprendere un uomo in flagranza di reato e all’interno di una fitta area boschiva mentre esercitava l’attività venatoria nel perimetro del Parco della Sila. Il bracconiere, inoltre, aveva introdotto un’arma da fuoco all’interno della medesima area protetta sprovvisto della necessaria autorizzazione dell’Ente Parco, poiché in zona non consentita per il trasporto e l’introduzione di armi.

Sequestrati un fucile calibro 12, diverse munizioni e un capo di selvaggina della specie Beccaccia da poco abbattuto. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato denunciato in stato di libertà alla competente Procura della Repubblica di Cosenza e dovrà rispondere dei reati di esercizio dell’attività venatoria all’interno di un parco nazionale e introduzione non autorizzata di armi nella medesima area protetta. Anche questa volta hanno collaborato all’operazione le Guardie particolari giurate del Servizio Nazionale Vigilanza – LIPU.

Gli agenti della Polizia Provinciale del distaccamento di San Giovanni in Fiore, sempre nell’ambito di mirati servizi di polizia sul territorio, hanno anche provveduto al controllo documentale di diversi tesserini venatori, rilevando il superamento del limite di carniere stagionale dettato dal disposto del vigente calendario venatorio regionale 2016/2017. Contestati gli illeciti amministrativi e applicate le relative sanzioni. Altri controlli hanno riguardato l’uso di apparati radio portatili, impiegati in varie attività e contesti, provvedendo alla segnalazione al competente Ispettorato Territoriale della Calabria del Ministero dello Sviluppo Economico per le opportune verifiche, all’accertamento delle violazioni e all’applicazione delle sanzioni correlate.