giovedì,Marzo 28 2024

Aridaje presidente…

– l’editoriale di Piero Bria –  Guarascio prova a motivare squadra e ambiente ma poi inciampa ritornando sugli addii di Fiordilino, Arrigoni, Ciancio & c. Purtoppo, non è la prima volta.  Sembrava che tutto filasse liscio. Due vittorie di fila, una verve di punti ritrovata. E invece c’è di nuovo che Guarascio continua a non vedere

Aridaje presidente…

– l’editoriale di Piero Bria – 
Guarascio prova a motivare squadra e ambiente ma poi inciampa ritornando sugli addii di Fiordilino, Arrigoni, Ciancio & c. Purtoppo, non è la prima volta. 

Sembrava che tutto filasse liscio. Due vittorie di fila, una verve di punti ritrovata. E invece c’è di nuovo che Guarascio continua a non vedere le bucce di banana che qualcuno gli lascia per strada.

Le sue ultime dichiarazioni sono da presidente “combattente”, ma stridono poi con dei passaggi che lasciano alquanto perplessi. In particolare: «L’organico del Cosenza è di assoluto livello, così come lo era del resto l’anno scorso – afferma il Presidente -, se è vero come è vero che l’attuale capolista del nostro girone ci ha letteralmente saccheggiati portando via quattro nostri atleti, mentre altri due giocano ora addirittura nel campionato di serie B». Soprattutto il termine “saccheggiati” risulta alquanto paradossale.

Perché se il Lecce ha saccheggiato, il Cosenza lo ha concesso senza colpo ferire. E allora perché Guarascio vuol mostrarsi un combattente se dice di essere stato saccheggiato? O l’una o l’altra purtroppo. Perché, come è capitato spesso in questi anni, il Cosenza ha fatto la parte della “bella addormentata” che al suo risveglio non ritrova i tanto amati gioielli. Finalmente, dopo tanto e troppo tempo perso, ci si è tutelati cercando di rinnovare i contratti di giocatori che hanno un valore. E allora, visto che il vento sembra cambiato, evitiamo di parlare e pensare al passato.

Perché poi il rischio è quello di far ritornare anche la nostra mente indietro nel tempo. E i ricordi non sono tutti rose e fiori. Aridaje Presidente…  da neofita del calcio a combattente saccheggiato. Per non parlare poi del messaggio sibillino a Roselli. Caro Roselli ti ho dato una Ferrari come la ha il Lecce, il Foggia e compagnia… ora non hai scusanti. Peccato che il patron si sia dimenticato il passaggio più importante: non abbiamo il turbo. Ma è un dettaglio… come l’essere saccheggiati in casa propria. Chissà cosa ne pensa Giorgio Roselli… caro mister siamo forti, come e quanto le altre, ora se perdi non è di sicuro perché non hai una rosa competitiva. Se perdi è colpa tua e solo tua… firmato – il saccheggiato che non ha combattuto ma che vuole vincere!