STRAGE DI BERLINO | Il terrorista Amri aveva contatti a Cosenza?
La procura di Milano lavora per ricostruire i contatti del terrorista ucciso a Sesto San Giovanni e autore della strage di Berlino. Ogni giorno da Piazza Primo Maggio, a pochi metri dalla stazione ferroviaria del centro milanese, parte un pullman che arriva nella città dei bruzi alle ore 8.40 del giorno dopo. Amri voleva raggiungere
La procura di Milano lavora per ricostruire i contatti del terrorista ucciso a Sesto San Giovanni e autore della strage di Berlino. Ogni giorno da Piazza Primo Maggio, a pochi metri dalla stazione ferroviaria del centro milanese, parte un pullman che arriva nella città dei bruzi alle ore 8.40 del giorno dopo. Amri voleva raggiungere Cosenza o dirigersi ancora più a Sud?
Parte tutti i giorni alle ore 17 per Cosenza un pullman dalla stazione ferroviaria di Sesto San Giovanni, piazza Primo Maggio, dove due notti fa è stato ucciso Anis Amri, il killer di Berlino, in un conflitto a fuoco con la Polizia. «Copriamo questa linea da una decina di anni – spiegano dalla società che lo gestisce – Fino a qualche anno fa era anche possibile acquistare direttamente il biglietto prima di salire, ma ormai è obbligatoria la prenotazione, online o via telefono». Il pullman arriva a Cosenza alle 8.40 ed è interessante capire a questo punto se Amri avesse contatti con magrebini che vivono nella città dei bruzi o volesse poi dirigersi ancora verso Sud, tipo Reggio Calabria come aveva detto ai poliziotti prima di essere colpito a morte.
Curiosità ma anche indifferenza, intanto, davanti alla stazione ferroviaria di Sesto San Giovanni, dove il via vai è particolarmente intenso per i tanti che raggiungono Milano per fare le ultime compere di Natale, passando tra le numerose postazioni televisive. Un commerciante della zona è passato per donare ai poliziotti che presidiano il piazzale un panettone con una bottiglia di spumante. Il punto dove è rimasto ucciso non è più recintato ed è tornato ad essere superficie per parcheggiare. Accanto una bancarella di abbigliamento, gestori cinesi. «Non veniamo tutti i giorni – hanno risposto – ma ieri non c’eravamo».